11 febbraio 2014

14.4) Accusando Napolitano, siamo condannati a tenerci Berlusconi fin che campa, maledizione a noi?


Accusando Napolitano, siamo condannati a tenerci Berlusconi fin che campa, maledizione a noi?




Nel 2011  essendo Berlusconi  al governo, egli   andava in giro a dire che in Italia la crisi non c’era , perché  le spiagge  erano affollate ed anche i ristoranti  erano pieni di clienti.
Egli e la sua parte politica negavano spudoratamente  perfino l’evidenza di fatti che erano sotto gli occhi e nella busta paga di tutti. 

Stando così le cose  l’Europa ci chiese ed anzi  ci impose,  di  cambiare la guida del governo perché andando avanti così  il baratro era inevitabile.

Il  Capo dello Stato , prevedendo la crisi, si allertò allora  per  il dopo Berlusconi, e verso il mese di giugno scelse, di comune accordo con le autorità europee, un economista di livello internazionale che , proprio perché studioso dei fatti economici che travagliavano l’Italia,   si supponeva  fosse in grado di   guidare con competenza il nostro Paese fuori dalle secche dell’economia.

Dato che costui,  non aveva titoli parlamentari per poter essere scelto,  il Presidente della Repubblica lo nominò allora  senatore a vita, spianandogli  così la strada per potere  diventare il nuovo Presidente del Consiglio, non appena si fosse riusciti a far dimettere Berlusconi.

Cosa che avvenne verso la fine del 2011, di modo che,  ad evitare una crisi di governo lunghissima e   sicuramente devastante per il nostro Paese, essendosi  le nostre Autorità preparate per tempo,  in meno di un mese  si fu subito in grado di formare un nuovo esecutivo  guidato dal senatore a vita Mario Monti.
Erano  i tempi dello” spread” altissimo che faceva perdere all'Italia ogni ora che passava, miliardi e miliardi di euro.
Per la verità accadde tutto così in fretta  rispetto alla prassi dei tempi lunghissimi durante le crisi di governo, che  dubbi sulla legittimità dell'operato di Napolitano sorsero da subito.
Non appena  dimessosi Berlusconi, infatti  Napolitano inviò Monti alle camere per vedere di ottenerne la fiducia.
Il nuovo governo la ottenne e fu legittimato a governare. 

Il disprezzo di Berlusconi nei confronti del Presidente della Repubblica  si acuì   diventando sempre più  evidente,  e adesso la sua stampella Grillo, ché tale si è rivelato essere col Movimento 5  Stelle,assieme a Forza Italia  si stanno  adoperando per portare avanti la richiesta di "impeachment"  ovvero di tradimento  della Nazione.
Se otterrà risultati lo vedremo presto.

Gli interrogativi  sui quali è basata questa richiesta di tradimento della Nazione da parte di Napolitano sono essenzialmente i seguenti: 

- Si trattò di preveggenza del Capo dello Stato  farsi trovare pronto  al cambio di guardia del governo,oppure  fu un colpo di Stato quello che egli fece sostituendo   il governo Monti a quello de dimissionario Berlusconi,  come oggi Forza Italia e il Movimento 5 Stelle  vogliono farci credere?.

- Cioè, in parole povere,  Napolitano tramò per far cadere Berlusconi o non fece altro  invece , in previsione  della sua caduta, che legittimamente farsi trovar  pronto perché il cambio avvenisse  in modi non traumatici  così  da  evitare  di perdere tempo e denaro per l’Italia?.

- Napolitano si comportò da “Re Giorgio” senza averne il diritto di farlo  in quanto in Italia non  c'è più la monarchia, , o  invece  non fece altro  che assolvere in modo egregio ai suoi doveri di Presidente della Repubblica?.

Ad ogni modo non fu poi certo per colpa sua, se il Governo Monti, formato da tecnici di levatura bancaria e universitaria ,  si dimostrò  essere alla prova dei fatti  uno dei peggiori governi mai  avuti.

E  fu forse per colpa di Napolitano  se  nelle successive elezioni    il Parlamento si trovò spaccato in tre  coalizioni   decise a non parlarsi tra di loro,  obbligando così il capo dello Stato ad  auspicare un governo di 
” larghe intese”   tra PD e Popolo della Libertà,  successivamente ridottosi a governicchio   delle “piccole intese” tra Letta e Alfano?.

Secondo alcuni  analisti  egli,  Napolitano,   non tramò affatto da re, ma ce la mise tutta per  far rinascere l’Italia, e se ora siamo condannati a   dover di nuovo ripescare Berlusconi e dialogare con  lui , è perché  in fondo questa è la nostra condanna,   condanna di un popolo  che purtroppo è sempre in cerca di un Masaniello di giornata,  di qualcuno cioè  da innalzare  su un piedistallo  affinché ci comandi  a bacchetta, anche se purtroppo, come è già successo, questi idoli  si sono sempre rivelati nel tempo  dei fantocci  incapaci e dannosi  per la società.

Ed adesso su questo piedistallo  noi stiamo per rimettere di nuovo, forse per altri vent'anni,  un buffone che dall'alto dei suoi interessi miliardari  ha sempre negato l'evidenza della crisi,  che è capace solo di raccontare    balle e barzellette,  e che è stato pure dichiarato "delinquente"  dalla magistratura.

La conclusione non può essere che una sola:
-E' forse  una  maledizione che ci portiamo addosso  noi italiani,  da essere così  stupidi da cacciare sempre  via  i buoni governanti  ed andare invece a cercare  gli incapaci  e i buffoni  per riverirli ed osannarli?
Speriamo di no.


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