10 giugno 2014

51.4) Su e giù dal carro del vincitore.

Su e giù dal carro del vincitore.


Dopo la vittoria alle europee, tutti a lodare Renzi, tutti a cercare di salire sul carro del vincitore.
Poi ieri,  dopo i ballottaggi, tutti a dar la colpa a Renzi, a dire che il suo ciclo è finito, qualcuno vuol già scendere dal suo carro.
Non si rendono conto che con  la sconfitta di Livorno Renzi c’entra come i cavoli a merenda,  essendo essa  frutto degli scandali del Mose, dell’Expo etc. in cui sono coinvolti anche esponenti del PD.

Inoltre, nel caso di Livorno, la vittoria quasi certa del candidato Pd, visti i risultati di due domeniche prima, ha convinto molti a disertare il seggio elettorale in favore di una gita fuori-porta al mare.
Comunque, per qualche città persa come Livorno e Perugia,   altre il PD ne ha conquistate, come ad esempio  Pescara, Pavia, Cremona, Bergamo, Verbania e Biella.

Il caso inverso  a quello di Renzi  è capitato invece a Grillo.
Dopo essere stato pesantemente insultato, visti i risultati delle europee, da molti che lo consideravano ormai in via di estinzione con un fuggi fuggi  generale dal Movimento   5 Stelle, oggi che un suo candidato  ha vinto a Livorno, sono tutti lì a riabilitarlo e a  tesserne le lodi  di chiaroveggenza politica.

Aveva proprio ragione quello statista che  ammoniva che lo sport preferito dagli italiani non è il calcio, bensì l'agilità  nel salire sul carro del vincitore appena le cose si mettono  bene, e quella di scenderne altrettanto velocemente non appena su quel carro  inizia  a  tirare aria di burrasca. 



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