13 luglio 2014

62.4) Caro Balotelli,non essere razzista di te stesso.

Caro Balotelli, non t’incazzare. ma accetta qualche consiglio da noi del bar che tutto sommato ti vogliamo bene e ti consideriamo un campione, anche se ancora un pò acerbo.




Caro Balotelli,  questo doveva essere il mondiale della tua consacrazione  a campione vero e  osannato da tutti.
Invece  guarda un pò che sfacelo.
Tutti a dire che l’eliminazione dell’Italia  è colpa tua, tutti a parlare male di te , tutti a volerti  in un’altra squadra magari  all’estero, purché fuori dal Milan e dalla nazionale.
A fronte di tante critiche, tu che fai? Ti fai un selfie  con un fucile mitragliatore in mano e ti metti a sparare  stupidate   su  twitter contro  chi non ti ama, cioè contro tutto e contro tutti?.
Ma và. Diventa adulto,  non sei più un bambino!

Pensa solo a una cosa: che cioè se quel tuo pallonetto contro  l’Uruguay invece di andarsene a lato,fosse entrato in porta a portiere già battuto, tu   saresti tornato in patria  osannato e celebrato da milioni di foche ammaestrate,  come il migliore, il più bravo, il più bello, il più intelligente dei calciatori esistenti sulla terra.
Invece, per una fatalità, per una decina di  centimetri, per un pallone maledetto che non  ha proprio voluto saperne di entrare in quella porta stregata,  ora tu  ti senti disprezzato, odiato e  colpito nel profondo del cuore.
Se invece  tutto fosse andato come nelle tue intenzioni, ora tu saresti felice.

Ma felice di cosa? La felicità sta nel vivere una vita normale, nell’essere quasi nessuno,  nel guidare una Panda invece che  un gigantesco Suv o una Ferrari o Maserati  di 5 mila di cilindrata, nell’accettarsi per come si è, belli o brutti, bianchi o gialli o neri, intelligenti o non,  vogliosi di vivere  serenamente  nell’ambito familiare e di amicizie umane nel quale la vita ci ha chissà perché inseriti.

Sappi che una vita esagerata, con gesti e comportamenti esagerati, suscita l’invidia e la gelosia dei poveracci senza arte ne parte i quali  godranno come forsennati  a vedere le persone famose  nella polvere .
Se tu, ad ogni imbecille che dagli spalti ti fa Buuu, o ti getta una banana ti fai vedere  incazzato, non fai altro che  gettare benzina sul fuoco, perché quello o quelli, falliti come persone ed  esseri insignificanti,  godranno come pazzi nel vedere la tua reazione e aumenteranno  la loro imbecillità gestuale.

Prendi esempio da quel calciatore che  la banana se l’è mangiata in campo, proprio davanti allo stupido lanciatore di frutta, con tutta naturalezza e forse anche con appetito,e poi è andato a segnare il gol della vittoria contro la squadra di quel povero tifoso mentecatto.
Questa si che è stata una reazione di civiltà contro  la stupidità della folla.

Se tu  ad ogni contrasto in campo con i calciatori avversari  ti lasci cadere per terra o reagisci in malo modo,  non fai altro che fare la felicità della  gente sugli spalti che ti vorrà vedere sempre più ferito o arrabbiato  fino a indurre l’arbitro a espellerti  dal campo di gioco.
Gioca invece, e corri e cadi e rialzati senza scene  o isterismi e vedrai che la gente, i giocatori avversari e lo stesso arbitro  impareranno  a rispettarti .

E smettila soprattutto di crederti  un nero, cioè un capitato in Italia per caso, perché tu sei stato adottato da una famiglia italiana, hai frequentato ambienti  e scuole italiane, hai   giocato con ragazzi della tua età italiani  e quindi sei un italiano a tutti gli effetti.
Che c’entra se hai la pelle nera? Non essere proprio  tu razzista di te stesso.

 Vuoi andare a giocare all’estero perché là  sono meno razzisti che in Italia? Ma chi te l’ha detto?  L’imbecillità trova casa  dappertutto, e la si sconfigge solo imparando a non  fomentarla e a non fare la vittima .
Ricordati che sei un ragazzo fortunato  perché hai  un fisico da Superman, un mestiere  redditizio e quasi senza fatica, fama e soldi a palate.
 Impara quindi  a confrontarti con chi è stato meno fortunato di te nella vita e adotta  dei comportamenti più normali e  vicino agli ultimi.


Un consiglio, per finire: vuoi tornare campione ed essere di nuovo nel cuore dei tifosi?
 Prenditi un anno sabbatico e a parametro zero  vieni  a giocare “ a gratis” e con umiltà per un anno nell’Atalanta .
 Vedrai che  avrai ai tuoi piedi  un’intera città  o forse due, perché la tua presenza in squadra  probabilmente  porterà anche la pace tra le due tifoserie avversarie  di Bergamo e Brescia,  perché tu sei bresciano, ricordati, e non africano o qualcosa di simile come ogni tanto su Twitter vai blaterando


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