18 settembre 2014

79.4) Non mi ero mai soffermato a pensare che si facessero tante crudeltà sugli animali .



Non mi ero mai soffermato a pensare che si facessero tante crudeltà sugli animali .


Poveri animali .. maltrattati, uccisi e seviziati per la nostra tavola!
Eppure  gli animali non sono esseri insensibili, ma come noi possono provare sentimenti, sensazioni, emozioni.
Mi è capitato tra le mani un opuscolo dell’associazione Vegan che  invita i propri aderenti a non nutrirsi di carne e di prodotti alimentari di origine  animale per non uccidere e non far soffrire, gli animali.
E’ questo  un argomento poco piacevole di cui discutere e a cui non pensiamo mai, perché' noi questi animali non li vediamo soffrire,  e non li vediamo morire.  
La loro sofferenza e la loro morte avvengono in luoghi nascosti e lontani dalla nostra tavola,  in  mostruosi capannoni  anonimi di periferia; eppure nessuno di noi  può' razionalmente ignorare che per avere una bistecca nel piatto non sia stato prima necessario tenere prigioniero in condizioni pietose un animale e poi ucciderlo. 
La carne non cresce sugli alberi. 
Proviene sempre da un animale ucciso.

E’ proprio necessaria, dicono i vegani,   questa enorme quantità di sofferenza e morte?
La soluzione per loro è semplice: bisogna smettere di mangiare carne e prodotti alimentari riconducibili ad animali, perché se tutti facciamo così non ci sarà più bisogno di tante uccisioni.

Io non mi ero mai soffermato col pensiero su  questo argomento , ma adesso ho voluto approfondire il tema con alcune riflessioni.
Voglio cioè pensare a quello che gli animali devono subire per far arrivare la carne e il pesce sulle nostre tavole, e voglio  scoprire cosa si nasconde realmente  dietro la produzione di latte e uova .

I dati  esaminati provengono dalla associazione Vegan,  ma non ho alcun motivo  per non ritenerli veri.
Questi dati ci  dicono che si  potrebbe evitare di  consumare  carne  animale  se solo si pensasse che  per ottenere 1 kg di carne è necessario consumare, mediamente, 15 kg di vegetali , che potrebbero invece essere usati per il consumo umano diretto.
Cioè, si  coltivano  cereali, soia, e altre piante, per usarle come mangimi per gli animali, i quali però, producono molto meno di quanto incamerano.
 Vale a dire: per ogni 15 kg di vegetali dati in pasto a un animale d'allevamento, solo 1 kg di carne per uso alimentare umano verrà ricavata da quell'animale.

Questo enorme spreco di vegetali, di acqua, di terreno (rubato oggigiorno soprattutto alle foreste tropicali),  causa  un impatto ambientale enorme e inasprisce non di poco il problema della fame nel mondo.
 Se lo stesso terreno fosse usato per produrre vegetali per il consumo diretto umano, si consumerebbero molte meno risorse (fino al 90% in meno!), e tutti  ne trarremmo un gran beneficio.


Infatti il grano usato per nutrire gli animali potrebbe essere utilizzato per nutrire chi ha fame. 
Il 77% dei cereali in Europa è destinato non al consumo umano, ma ai mangimi per animali.
 Su scala mondiale, il 90% della soia e la metà dei cereali prodotti globalmente sono destinati a nutrire gli animali anziché gli esseri umani. 
E' stato calcolato che con il solo spreco degli USA nella trasformazione vegetale-animale si potrebbe assicurare un pasto completo al giorno a tutti gli abitanti della Terra.
Piu' della meta' dell'acqua usata in Europa e' destinata all'allevamento di animali, mentre il mondo e' sempre piu' assetato e il problema acqua sempre piu' grave.
Il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre 5 kg. di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media americana in un anno ( e 5 kg di carne non bastano a coprire il consumo di una settimana, per la stessa famiglia!).

Lo scopo  della pratica vegana non è dunque quello di evitare l'uccisione di ogni forma di vita animale, un obiettivo che sarebbe impossibile da realizzare, in quanto anche un'esistenza limitata all'essenziale per la sopravvivenza comporta l'uccisione, diretta e indiretta, di numerosi animali (si pensi ad esempio che il semplice atto del camminare, è causa di morte per una moltitudine di insetti).
 Scopo del veganismo è invece quello di non partecipare allo sfruttamento e all'uccisione sistematica, intenzionale e non necessaria degli animali, evitando il sostegno ad attività quali l’allevamento degli animali per l’alimentazione umana, la sperimentazione sugli animali, la caccia e così via.

 Un vegano etico pertanto rifiuta l’idea che l’uomo abbia il diritto di disporre della vita degli altri animali come meglio crede, anche se realisticamente riconosce che la semplice esistenza di un essere umano implica la morte accidentale e non intenzionale di altre creature.



Alcuni motivi per non mangiare carne.

Perché non è giusto 
Uccidere gli altri animali è un atto di sfruttamento e violenza, e lo facciamo solo perché abbiamo il potere per farlo, non perché è giusto così.
Perche' nessuna creatura vuol vedere la sua famiglia massacrata 
Le mucche amano i loro vitelli, le scrofe amano i loro maialini, e le galline amano i loro pulcini. Gli animali d'allevamento amano la propria famiglia e soffrono per l'uccisione dei loro figli

Perche' non mangeresti il tuo cane
Molte persone provano orrore per l'abitudine di altri popoli di mangiare cani o balene, ma questi animali non soffrono di piu' degli animali consumati normalmente in Europa. La differenza sta solo nell'abitudine, non nella morale.
Perche' e' una violenza che puo essere  fermata
Mentre ci sentiamo impotenti nel cercare di fermare la guerra o altre forme di violenza, abbiamo  però il pieno potere nella scelta di non sostenere gli allevamenti e i macelli , rifiutando i cibi a base di carne.

Perche' ci vuole una persona davvero piccola per picchiare un animale indifeso... e una ancora piu' piccola per mangiarlo
Il modo in cui vengono trattati gli animali negli allevamenti e' cosi' crudele che se le stesse azioni fossero commesse su cani e gatti, per la legge italiana il colpevole finirebbe in galera. Ma attenzione: non e' colpa "dell'allevatore cattivo", ma di chi gli da' i soldi quanto fa la spesa in macelleria...




Ad esempio Io non sapevo che:
Mentre in natura  le galline  covano le uova fino a  quando si schiudono, negli allevamenti intensivi i pulcini vengono fatti nascere nelle incubatrici.
 I pulcini maschi poi,  quelli cioè che non possono fare uova,  e non sono ancora adatti a diventare carne per uso umano, vengono uccisi con il gas (e dagli con i  corsi e ricorsi della Storia) o macinati vivi  per poi finire nelle discariche  o diventare mangime.
Le femmine vengono invece  preparate  al ruolo di produttrici di uova, subendo per prima cosa il taglio del becco.
 Questa dolorosa operazione che  viene fatta senza anestesia  per risparmiare soldi, serve ad evitare che le galline  rese aggressive dalle loro innaturali condizioni di vita si feriscano o addirittura si uccidano tra loro.
 E’ da notare che le gabbie  hanno le dimensioni di un giornale aperto, e in esse sono stipate sino a sei galline che non riescono  quindi  nemmeno aprire le ali. Devono solo mangiare e ingurgitare cibo, tutto il giorno ed anche la notte sotto l'accecante luce abbagliante di potenti fari,   con  quel rimasuglio di becco  i cui terminali nervosi lasciati scoperti dal taglio subito  provocano loro dolore ad ogni beccata.

I vegani continuano nel loro elenco di brutture e di sadismo che noi uomini  facciamo sul mondo animale, ma io mi fermo qui, perchè  ho già trovato fin qui ampia materia di riflessione.
Comunque chi vuole  può trovare ulteriori argomenti qui sotto.






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