20 settembre 2014

80.4) Altro che aumentare l’iva, diminuirla bisognerebbe invece

Altro che  aumentare l'Iva,  diminuirla bisognerebbe invece.



Si torna a parlare di aumentare l’Iva portando al 10% quella attualmente al 4%  e al 22% quella attualmente al 10%.

Ma siamo matti?

E' mai possibile che nessuno di questi sapientoni  non riesca a  capire che il problema dell’Italia  è che oggi   più nessuno consuma, che  oggi più nessuno spende,  perché non ci sono più soldi?

E’ per questo che molte industrie falliscono e molte attività commerciali chiudono i battenti.
E’ inutile produrre beni e servizi se poi non c’ è nessuno che li compra .
 I prodotti rimangono invenduti  e i soldi spesi per produrli   sono lì inattivi e improduttivi.

A fronte di una situazione così drammatica,  allora il nostro buon governo che ti fa? 
Su suggerimento dell’ Europa ( ma che testoline  fini  questi suggeritori europeasti ), sta pensando di aumentare  l’Iva  sui consumi   per ricavare un maggior gettito  dalle entrate  fiscali indirette, (cioè non sul patrimonio, che quello è già spremuto abbastanza  con altre caterve di imposte).

  Ma santo cielo,eppure ci vorrebbe  davvero poco a capire che cosi facendo le entrate fiscali  indirette anziché aumentare diminuiranno  ancora di più perché la gente   ridurrà ulteriormente i propri consumi,   e la circolazione delle merci  non ci sarà più per il semplice fatto che non ci saranno più merci prodotte.

L’Erario con l’aumento dell’Iva si propone di ricavare  5 miliardi?
Allora si aumentino, si aumentino pure  le aliquote e la conseguenza sarà  che   per ben che gli vada  se riuscirà a ricavarne  300 milioni  sarà già tanto. 

 Il nostro governo anziché aumentarla l’Iva, ,  dovrebbe invece   diminuirla al 10%  dall’attuale  23%    a cui l’ha portata quel volpone di  Monti su   ordini provenienti dalla Germania  e dagli industriali tedeschi.

Ma  è certo che per fare questo  ci vuole un atto di coraggio, così come ce ne vuole per   respingere al mittente   i consigli e gli ordini che i soloni europeasti delle nazioni economicamente più potenti  ci stanno impartendo in quanto  interessati a far si che la crisi in Italia non finisca mai, perché così  pian piano  ci  comperano tutte le nostre industrie a prezzi  di saldo.

E ci vuole pure, da parte dei nostri governanti , un  atto di lungimiranza politica,  unito al convincimento   che con la riduzione dell’Iva al 10% i consumi degli italiani tornerebbero di colpo  a crescere e la voglia di produrre e di  essere  di nuovo competitivi sui mercati   rifiorirebbe, e di questo  si  può   star certi.

Con la riduzione dell’Iva al 10%  le famose entrate fiscali di 5 miliardi  che il governo si proponeva di  ricavare  con l’aumento delle aliquote,  non sarebbero più un traguardo utopistico, bensì sarebbero   più facilmente raggiungibili  per effetto di una maggior  circolazione delle merci in conseguenza dell’aumento dei consumi.

Oltre a ciò si instaurerebbe  una maggior fiducia dei cittadini   nelle capacità dello Stato e dei nostro governanti di  essere capaci di tiraci fuori dalla palude in cui ci eravamo cacciati, e tutto ciò   farà da volano anche per una  diminuzione  delle tensioni sociali e porterebbe a vedere  più roseo  il futuro e l’avvenire dei nostri figli,  in quanto tornerebbero a ricrearsi le condizioni di occupare le giovani  generazioni  in   prospettive e  possibilità di lavoro.  



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3 commenti:

  1. Purtroppo e' cos' come dici,ma non credo che si trarri di demenza dei nostri politici di merda.
    Penso che sia proprio un volere sia politico,che economico che il nostro governo debba comportarsi cosi' come vorrebbe fare per la questione IVA.
    La colpa e anche del nostrostronzo Re Giorgio.
    L' Italia e' di ventato quello che e' , gli altri paesi fanno questi giochi sporchi verso di noi,e continueranno fino a rendere il nostro paese peggio della grecia.

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  2. Spero che non succeda una cosa del genere poiché sarebbe un madornale errore. Se non sono capaci di ridurre la spesa pubblica che vadano a casa dimettendosi, poiché é evidente che il "magna-magna" italiano è più efficace che l' onestà .

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  3. nell'immediato penso che tu abbia ragione ma temo che diminuire il costo di un prodotto che comunque non si può acquistare per mancanza di reddito abbia effetti limitati sull'espansione della domanda.
    L'unica opzione valida rimane, secondo me, la riduzione delle spese dello stato e la conseguente riduzione della tassazione generale.
    In prospettiva futura invece, parlando di lungimiranza, perchè non ipotizzare una soluzione nuova e diversa ???
    A me piace sognare l'abolizione totale della tassazione sui redditi ed il passaggio alla tassazione dei soli consumi ????

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