Il trio Lotito,
Passera e Della valle sta per fondare un
nuovo partito.
Essi si dicono schifati degli attuali rappresentanti politici ( e fin qui chi mai potrebbe dar loro torto?) e vogliono
indossare il saio ( per significare il loro distacco dai beni materiali) e probabilmente tornare a parlare latino ( mai più parole di derivazione inglese come smartphone, life is now, think tank, computer, know
how, e simili, ma proverbi e parole semplici di derivazione classico umanistica come carpe diem, ora et labora, cave canem et
similia).
Sarà un partito che avrà a cuore veramente gli interessi degli italiani?
Ci faranno uscire dalla crisi questi tre individui che si stanno coalizzando tra di loro?
Assicureranno essi un futuro migliore al Paese?
Assicureranno essi un futuro migliore al Paese?
Nessun lo creda. Nessuno si illuda.
Infatti il trio di personaggi in
questi giorni sta facendo riunioni su riunioni per scegliere il nome da dare al nuovo movimento
politico e il più gettonati è quello di “ partito
interessante “ nel senso di
tutela degli interessi,( intesi questi
ultimi come i loro personali) , e avrà come programma la difesa dei propri capitali investiti:
- per Della valle in Medio banca, Rcs Corriere della Sera , Ntv , Tod’s , Piaggio, Bialetti, Ferrari,
banca Paribas, nella società di calcio Fiorentina,
etc;
- per Lotito in imprese di pulizie (egli è infatti chiamato a Roma il "re delle pulizie" in Asl, ospedali, banche, ferrovie, uffici pubblici quali Regione Lazio, Provincia di Roma e nei ministeri più importanti), oltre che nella società calcistica Lazio, in un istituto di vigilanza,etc;
- per Corrado Passera in partecipazioni nella Cir di Carlo De Benedetti, in Arnoldo Mondadori Editore, in Rcs Corriere della Sera, nel Gruppo Editoriale l’Espressso, nel Gruppo Olivetti, in Omnitel e Infostrada, in Cariplo, in Poste Italiane, in Banca Intesa Sanpaolo, in Alitalia etc.
- per Lotito in imprese di pulizie (egli è infatti chiamato a Roma il "re delle pulizie" in Asl, ospedali, banche, ferrovie, uffici pubblici quali Regione Lazio, Provincia di Roma e nei ministeri più importanti), oltre che nella società calcistica Lazio, in un istituto di vigilanza,etc;
- per Corrado Passera in partecipazioni nella Cir di Carlo De Benedetti, in Arnoldo Mondadori Editore, in Rcs Corriere della Sera, nel Gruppo Editoriale l’Espressso, nel Gruppo Olivetti, in Omnitel e Infostrada, in Cariplo, in Poste Italiane, in Banca Intesa Sanpaolo, in Alitalia etc.
Naturalmente la difesa dei propri interessi e dei propri capitali non è
che sia vietata dalla legge, ed è anzi
un fatto normalissimo per chi ha molti soldi, tanto più che i tre citati personaggi hanno finora dimostrato di sapersela cavare
egregiamente, vista la consistenza dei loro conti in banca.
Ma che c’entra tutto questo con il richiedere agli italiani di votare il loro nuovo partito alle prossime elezioni?
Ma che c’entra tutto questo con il richiedere agli italiani di votare il loro nuovo partito alle prossime elezioni?
Sono forse essi stati folgorati sulla via di Roma, sono forse depositari della verità e dispensatori della
giusta ricetta per curare ogni possibile male del Belpaese?
Hanno essi in
mente un programma che comprenda un piano di riforme, ma soprattutto di
rilancio dell’economia e della società italiana?
Se davvero fosse così, ben vengano dunque, visto che la classe politica attuale nazionale, è
stanca e incapace ma soprattutto è formata
da personaggi del tutto sprovveduti sui
temi economici.
Compreso lo stesso attuale premier Renzi, che sarà anche un gran parlatore e un grande imbonitore, ma che all’atto pratico di passi avanti al Paese sulla riduzione del debito pubblico e sulla ripresa economica pochi ne ha finora saputo far fare.
Compreso lo stesso attuale premier Renzi, che sarà anche un gran parlatore e un grande imbonitore, ma che all’atto pratico di passi avanti al Paese sulla riduzione del debito pubblico e sulla ripresa economica pochi ne ha finora saputo far fare.
È sempre necessario tuttavia
chiedersi perché mai delle persone miliardarie vogliano entrare in politica, quali istanze vogliano rappresentare e difendere ,e se si tratti di interessi di casta o di aspirazioni popolari.
E chiedersi pure se quello che si sta cercando di formare sarà
un partito di destra o di centro o di sinistra.
Consolidata opinione
popolare vuole che i ricchi siano portatori più di idee di destra che di
sinistra, che abbiano più esperienza di stanze dei bottoni che di catene di montaggio, che non
abbiano neppure la più pallida idea sul come far quadrare i conti in una famiglia
dove lo stipendio mensile (quando arriva) non supera i mille euro.
Certamente la discesa in
campo del trio è da valutarsi positivamente in quanto sia Lotito che Della valle hanno dimostrato di saper fare bene il proprio
mestiere, così come altrettanto il Corrado Passera è riuscito a fare nella amministrazione di banche e
imprese pubbliche.
Ma resta il grande
interrogativo di fondo: perché mai
lavoratori, casalinghe, pensionati e gente semplice
che campano di busta paga o di risicate partite iva dovrebbero dare il
voto a questo nuovo partito di destra, nel quale
molto probabilmente c’è anche odore
di massoneria?
Va bene lo schifo per le
beghe interne dei partiti tradizionali, la delusione che ultimamente hanno dato i sindacati appiattiti sulla difesa di
interessi corporativi di certe categorie di privilegiati, ma a tutto c’è un limite e il buttarsi tra le
braccia di un nuovo partito di destra
capeggiato da miliardari con conti all'estero non sembra essere la soluzione migliore .
E quindi il trio Lotito, Passera , Della Valle non ci
conti molto sull'appoggio popolare al
loro nuovo partito, anzi, se possiamo dar loro un consiglio, se ne stiano a casa e lascino perdere da
subito, prima di impegnarsi in un’impresa che potrebbe essere veramente la
loro rovina.
Ma se masochisticamente essi sono alla ricerca di esperienze nuove e stimolanti per le
loro manie di grandezza e di
potere, vadano pure avanti, che tanto noi, e forse molti altri come noi,
ce ne guarderemo bene dal dare loro il voto.
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