Il Salvini aveva fatto sapere alcuni giorni fa che voleva recarsi in un campo
rom di Bologna per chiederne la chiusura.
Proprio nello stesso campo rom dove tempo addietro una consigliera comunale di Bologna era stata presa a schiaffi perché
era andata lì per invitarne i componenti
ad abbandonare il campo ed andare a stabilirsi altrove.
La consigliera non si ricordava o faceva finta di non ricordarsi che questo
campo era stato voluto nel 1991 dall’ allora sindaco di Bologna quando un gruppo di sinti rom era stato aggredito
dai componenti della banda della Uno bianca : in riparazione di tale atto
barbarico e razzista era stato concesso ai parenti dei superstiti rom e sinti l ‘uso di quel territorio da adibire a campo.
Ancora prima che si verificasse materialmente la visita di Salvini al campo, il vice presidente della "Federazione sinti e rom
insieme" aveva affermato che con la pretesa
di entrare in quel campo rom “Salvini vuole provocare uno scontro sociale pericoloso in quanto la lega
Nord sta basando la campagna elettorale
sullo scontro sociale.
I rom del campo con la violenza alla Consigliera non c’entrano niente, noi non abbiamo mai praticato la violenza.
La violenza non va mai bene, soprattutto in questo momento in cui in Italia c’è uno scontro sociale molto forte. Abbiamo bisogno di coesione non di scontri”.
I rom del campo con la violenza alla Consigliera non c’entrano niente, noi non abbiamo mai praticato la violenza.
La violenza non va mai bene, soprattutto in questo momento in cui in Italia c’è uno scontro sociale molto forte. Abbiamo bisogno di coesione non di scontri”.
Anche secondo il deputato Giovanni Paglia, l’annunciata visita di Salvini
a Bologna per protestare contro i campi nomadi «va vietata perché contrasta con
le minime norme di decenza», «Comprendo
che il progetto di Salvini sia quello di dare vita a una forza politica nuova
d’ispirazione xenofoba e lepenista - prosegue Paglia - ma una piazza
democratica come Bologna rifiuta i suoi propositi.
Con questi antefatti sul suo arrivo in città per visitare un campo Sinti e
chiederne la chiusura, il leader leghista nel campo di via Erbosa alla
periferia di Bologna non ci ha neppure messo
piede, atteso com’era da 200 manifestanti dei gruppi sociali pronti alla contestazione.
Adesso Salvini fa la vittima e tuona dal suo profilo facebook
contro i bastardi che gli hanno impedito la sua legittima contestazione ai rom proprio dentro casa
loro, mentre il minimo che egli si sarebbe dovuto aspettare era proprio che cercassero di assalirlo
o che prendessero a calci e sputi e vetri rotti la sua auto.
"Mi dovevano lasciar parlare,
egli afferma, perché chi vi dice che io venivo per contestarvi?
Io in realtà, dato che ho preannunciato tra qualche mese la costituzione di un nuovo partito polittico volevo semplicemente far partecipi i componenti di quel campo della mia intenzione di portare avanti le loro legittime istanze nelle aule del parlamento italiano.
Io in realtà, dato che ho preannunciato tra qualche mese la costituzione di un nuovo partito polittico volevo semplicemente far partecipi i componenti di quel campo della mia intenzione di portare avanti le loro legittime istanze nelle aule del parlamento italiano.
Venivo semplicemente per invitarli a votare per il mio nuovo partito
alle prossime elezioni, ma come Gesù Cristo non sono stato capito, bensì crocifisso".
Oh, povero il nostro caro santo martire Salvini!
Se queste erano le tue reali intenzioni allora sei doppiamente stupido perché dalle tue prediche e dai comportamenti dei tuoi affiliati leghisti finora si era solo capito che dei nomadi e dei sinti e dei rom a voi interessasse solo che finissero come minimo annegati in mare e non era affatto trapelata l'intenzione che volevate eleggerli a parlamentari nella nuova Italia che volete costruire, e quindi con queste premesse non dovevi aspettarti che ti accogliessero a braccia aperte.
Se queste erano le tue reali intenzioni allora sei doppiamente stupido perché dalle tue prediche e dai comportamenti dei tuoi affiliati leghisti finora si era solo capito che dei nomadi e dei sinti e dei rom a voi interessasse solo che finissero come minimo annegati in mare e non era affatto trapelata l'intenzione che volevate eleggerli a parlamentari nella nuova Italia che volete costruire, e quindi con queste premesse non dovevi aspettarti che ti accogliessero a braccia aperte.
Ammettilo, dai , la tua idea
di visitare un campo rom non è stata una
gran bella idea!
Magari, prima o poi di idee
belle te ne verranno ancora, ma questa proprio come idea era da buttare.
E difatti giù dalla macchina in effetti hanno cercato di buttarti, come in fondo avresti potuto prevedere!
E quindi dare dei bastardi a chi ha semplicemente difeso i propri diritti è essa stessa una azione da bastardo.
La pubblicità "E'L'anima del commercio" ... specialmente quando è gratuita.!!!
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