Maroni, Toti, Zaia e
quello della Val d’Aosta: che mediocre banda
dei quattro!
C'era una volta in Cina, alcuni decenni fa, la banda dei quattro, cioè quattro personaggi politici di rango superiore che osarono sfidare le decisioni del governo centrale, e i componenti di questa banda tra cui mi pare ci fosse perfino la moglie di Mao tse Tung sono stati tutti impiccati o hanno comunque fatto una brutta fine.
Qui siamo in Italia e ho citato questo episodio solo per dire come ogni tanto nel mondo sorgano dei personaggi che si credono in diritto di comandare anche a chi li comanda e di disobbedire impunemente alle leggi nazionali.
In questo blog certamente di questi simili personaggi non si chiede la punizione massima, come accadde in Cina, ma la voglia di screditarli e di renderli ridicoli, questa voglia ebbene almeno da parte mia c'è e come!
E la causa di questa voglia di parlar male di loro è la decisione che hanno preso in materia di immigrazione i governatori di Lombardia, Liguria, Veneto e Valle d’Aosta che hanno fatto comunella a sé e hanno deciso di disobbedire alle leggi dello Stato centrale.
C'era una volta in Cina, alcuni decenni fa, la banda dei quattro, cioè quattro personaggi politici di rango superiore che osarono sfidare le decisioni del governo centrale, e i componenti di questa banda tra cui mi pare ci fosse perfino la moglie di Mao tse Tung sono stati tutti impiccati o hanno comunque fatto una brutta fine.
Qui siamo in Italia e ho citato questo episodio solo per dire come ogni tanto nel mondo sorgano dei personaggi che si credono in diritto di comandare anche a chi li comanda e di disobbedire impunemente alle leggi nazionali.
In questo blog certamente di questi simili personaggi non si chiede la punizione massima, come accadde in Cina, ma la voglia di screditarli e di renderli ridicoli, questa voglia ebbene almeno da parte mia c'è e come!
E la causa di questa voglia di parlar male di loro è la decisione che hanno preso in materia di immigrazione i governatori di Lombardia, Liguria, Veneto e Valle d’Aosta che hanno fatto comunella a sé e hanno deciso di disobbedire alle leggi dello Stato centrale.
Si tratta di Maroni, Toti, Zaia e di quello della Val d’Aosta di cui ignoro il nome, ma non ha importanza :vista la caratura dei personaggi, chiamarli con la
parolona di” governatori” è
un po’ esagerato in quanto non si tratta altro che di mediocri politici burocrati eletti alla Presidenza della loro Regione da neanche il 50% degli elettori aventi
diritto al voto, in una giornata di
sole che squassava la testa !
La banda di questi quattro amministratori regionali italiani si
erge in tutta la sua imponenza e caratura a contrastare e respingere le decisioni
governative ed eurocomunitarie che impongono, in base all'estensione territoriale e al numero di abitanti, di farsi carico
di una certa quota di persone immigrate
provenienti dai Paesi in guerra
dell’Africa settentrionale o del Medio Oriente.
Soltanto ieri, 7 giugno 2015, la nostra Guardia costiera ha
tratto in salvo da barconi fatiscenti circa 2.500 persone e le ha fatte sbarcare
nei centri di prima accoglienza di Lampedusa , Sicilia e Calabria.
Da qui poi, dopo le
necessarie fasi della identificazione e
del trattamento sanitario, queste disgraziate
persone dovranno essere avviate da qualche
altra parte, sia in Italia che in Europa, a seconda di certe quote che le Autorità della stessa Comunità Europea, stanno cercando di tracciare.
Ma la banda dei nostri quattro eroi negativi ha già deciso: nelle loro
regioni nessun immigrato dovrà più entrare o esservi inviato!
Bastano e avanzano quelli che già ci sono.
Ma se tutti dovessero
ragionare come loro , dei 2.500 disgraziati tratti in salvo da naufragio
sicuro anche solo ieri, cosa si sarebbe dovuto fare?
Lasciarli annegare tutti?
Salvarne solo qualcuno?
E in base a quale criterio poi? Solo
le donne? Solo i bambini, solo i neri del Senegal o solo
gli egiziani o i turchi? E chi lo
decide?
Io fossi Renzi, cioè il Presidente del Consiglio del
momento, io questi quattro li chiamerei
a rapporto a Roma e gli direi che invierò nelle loro regioni tutto il numero di immigrati di loro
competenza, e che se poi loro non li vorranno, che se li
carichino essi stessi su navi o aerei appositamente
noleggiati a loro spese, e li riportino loro indietro nei Paesi di origine, in mezzo alla
guerra, alle bombe e alle
discriminazioni religiose e razziali.
E magari inviterei questi quattro governatori balordi a
restarsene là in quei posti di sventura pure loro, che gli italiani, di
pomposi governatori così del menga,
ne fanno volentieri anche a meno.
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