Nelle obbligate e forzate dimissioni di Marino si può purtroppo intuire che dietro ci sia la mafia.
Nei suoi due anni di governo dell’
amministrazione comunale di Roma, il sindaco Marino, pur in
un sottofondo di onestà, si è comportato più e più volte con leggerezza, incompetenza
e stupidità.
Egli ingenuamente si è dato da
fare per accelerare la propria rovinosa
caduta nella polvere.
A dimostrarlo resta la stupidità della richiesta di rimborso
delle spese e degli scontrini sui quali, da ultimo è caduto.
delle spese e degli scontrini sui quali, da ultimo è caduto.
Oltre a essersi reso ridicolo per il mancato pagamento di un numero
spropositato di multe per divieto di sosta ad opera dei suoi stessi vigili
urbani, egli ha fatto continui spostamenti e
viaggi aerei da e per gli Stati Uniti, dove aveva vissuto
per anni facendo carriera ospedaliera chirurgica, e dove possiede degli
appartamenti e ha ancora oggi legami di amicizia con personaggi facoltosi.
Questi continui spostamenti da un continente all'altro, oltre a tenerlo frequentemente lontano dai bisogni della città di Roma, hanno dato origine a numerose sue richieste di rimborso spese .
Questi continui spostamenti da un continente all'altro, oltre a tenerlo frequentemente lontano dai bisogni della città di Roma, hanno dato origine a numerose sue richieste di rimborso spese .
Si aggiunga a queste inoltre l’ uso improprio della carta di credito di rappresentanza,
anche per importi modesti (si parla di un totale che va da 9 mila a 24 mila euro) per la sua mania di
invitare “fuori a cena “ celebri chirurghi, atleti, attori e giornalisti, il che lo ha esposto all'accusa di peculato, un
reato punito a volte con la reclusione.
Indubbiamente, le sue sono state condotte che hanno
avuto rilevanza
sotto il profilo del danno erariale alle casse statali, ma che comunque denotano
insipienza e sprovvedutezza da
parte di un soggetto che ha la responsabilità
del governo amministrativo della capitale
d’ Italia, oltre a una stupida leggerezza di fondo che sicuramente non era
finalizzata al deliberato scopo di appropriarsi delle risorse finanziarie
pubbliche “per arricchimento personale”, come
recita il reato di peculato.
E infatti il “ nostro “ ha candidamente promesso di
rimborsare subito allo Stato la somma
dio 20 mila euro tramite prelievo dal proprio
conto corrente bancario, per rimediare
alle sue stupide richieste di rimborso spese.
Detto tutto questo, cioè accennato all'incapacità
congenita di Marino di essere
oltre che un buon chirurgo anche un
eccellente sindaco, non si capisce però tutto questo can-can per forzare le sue dimissioni.
In Italia egli non è l’unico sindaco incapace e stupido - ce ne sono centinaia di primi cittadini così in comuni
grandi e piccoli di città e di paesi,- ma è l’unico per cui si sia sollevato tutto questo gran polverone delle sue
dimissioni.
Il dubbio e il sospetto sono che dietro la
forzatura delle sue dimissioni ci siano degli interessi forti , e talmente forti
che non possono che essere
imputati alla mafia.
Se pensiamo che sotto la gestione del sindaco Marino, contrariamente a quanto
era successo sotto i suoi predecessori, è venuto alla luce ed è scoppiato il bubbone di Mafia capitale, si può capire l’accanimento dei poteri
forti per le sue immediate dimissioni e per la sua
sostituzione con un Commissario
straordinario.
Il siluramento del sindaco Marino è quindi la riprova che vi sia in atto tutta una
manovra per liberarsi di un uomo scomodo, forse politicamente
incapace e amministrativamente stupido , ma
dotato in fondo di una onestà
intellettuale a prova di mafia.
Vedrete che non appena ottenute le sue dimissioni, la struttura organizzativa di Mafia Capitale, ad oggi solo
provvisoriamente scalfita dalle indagini della magistratura, imporrà il Suo commissario straordinario per il Giubileo e allora si che qualcuno intascherà miliardi
facili.
E’ evidente che la mafia, proprio adesso che sta per andare in onda l’Anno Santo col suo Giubileo,
con le opere pubbliche e il valzer di miliardi di euro che ne conseguiranno, non
poteva certo starsene lì inerte a guardare.
Doveva necessariamente mettere in moto sulla scacchiera tutte le sue pedine!
Doveva necessariamente mettere in moto sulla scacchiera tutte le sue pedine!
Le industrie in odore di mafia hanno bisogno di approfittare della occorrenza del Giubileo, a loro serve di poter vincere con facilità
gli appalti e cosa c’è di meglio
del commissariamento del comune di Roma,
con il conseguente annullamento delle gare pubbliche di appalto e la loro assegnazione pilotata tramite bustarelle “ad personam e ad aziendam"?
Questo è verosimilmente il retroscena delle dimissioni di Marino, e certo,
lui si è ingenuamente dato da fare
per accelerare la propria rovinosa
caduta nella polvere, ma stiamo attenti
a cantare troppo presto vittoria per il suo siluramento.
Magari tra qualche anno un personaggio come il sindaco Marino, con la sua onestà di fondo, purtroppo unita a stupidità amministrativa, di fronte al dilagare dell malaffare, saremo costretti a rimpiangerlo.
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