26 gennaio 2009

140) Se il giudice non fa giustizia, sarà la mafia a difenderci?


Se il giudice non fa giustizia, sarà la mafia a difenderci?
If the judge doesn't do justice, will be the mafia to defend us?

Stiamo parlando dell’episodio della ragazza stuprata la notte di Capodanno, e del rilascio agli arresti domiciliari del delinquente reo confesso.




Compito di un giudice è quello di fare giustizia.

Egli deve punire con pene detentive, col carcere, con la galera chi si è reso autore di una carognata tanto bestiale e vigliaccamente facile quale uno stupro ad una ragazza sola ed indifesa.
Se poi non c’è neppure un ragionevole dubbio che l’autore del gesto sia effettivamente la persona indagata e arrestata, in quanto ha reso completa confessione, il giudice che non applica la pena prevista, o è uno sprovveduto, o è in malafede, o è persona talmente incompetente che non si capisce come abbia fatto a vincere concorsi per esercitare tale professione.
Oppure, ed è la tesi di noi tutti al bar, è lì solo perché fare il giudice gli garantisce un ottimo stipendio, e in realtà non gliene frega niente della giustizia, tanto "la vittima non è una sua parente".
In questo caso si tratta di una bella ragazza, che magari, coi suoi atteggiamenti, avrà anche provocato gli istinti sessuali del povero giovanotto, stupratore quasi suo malgrado.
Atteggiamento tanto più grave se il giudice, come nel caso in esame, in realtà è una donna giudice, che quindi avrebbe potuto a maggior ragione immedesimarsi nel dolore e nella sete di giustizia e di riparazione della ragazza vittima.

Il mancato esercizio della giustizia, da parte della giudice, ha tra l’altro indotto la ragazza stuprata a rilasciare dichiarazioni nelle quali preannuncia la sua intenzione di farsi giustizia da sè.
Quindi , la tal giudice, non solo non ha amministrato bene la giustizia rilasciando ai domiciliari il colpevole, ma avrà sulla sua coscienza, anche il fatto di aver fatto diventare “giustiziera della notte”, e forse probabile assassina, una ragazza che non chiedeva nient’altro che di essere difesa e tutelata nel suo onore.

Ma credo che la conseguenza più grave di questa balordaggine da parte della giudice, possa essere quella di instaurare nell' opinione pubblica il pensiero e il dubbio che ci si debba difendere da soli, in quanto lo Stato non è in grado e neppure ha voglia di punire i colpevoli dei reati.
E a chi mai potrà rivolgersi un onesto cittadino, cui è stato fatto un torto, e che non trova nelle strutture di legge un giudice che sia in grado di rendergli giustizia?
Indovinate un po’!
Saranno la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra, a difenderci?

Non vorrei che il 2009, dichiarato anno della definitiva sconfitta della mafia, non risulti essere invece l’anno dell’apoteosi della mafia.
Per colpa di certi giudici balordi!

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