20 agosto 2010

149.0) Centrali nucleari e energie alternative in Italia.

Centrali nucleari in Italia.

È del tutto insensato, principalmente per ragioni economiche e di localizzazione, decidere di costruire oggi in Italia centrali nucleari che entreranno in funzione come minimo tra 20 anni.
Il nucleare italiano per essere serio,cioè per fornire almeno il 25/30% del fabbisogno nazionale di energia elettrica., dovrebbe prevedere almeno una potenza di 25 GWatt, cioè la costruzione di almeno 15/17 reattori (centrali nucleari).
E per costruirle ci vogliono almeno 100/120 miliardi di euro, ai quali va aggiunto il costo dell’uranio da comperare, perché l’Italia non ha miniere di uranio.
Le centrali nucleari sono quindi soprattutto una grande follia economica.

La costruzione delle centrali nucleari porta con sé la logica conseguenza di aver risolto prima della loro entrata in funzione una serie di problemi di sicurezza e di compatibilità ambientale , e successivamente la risoluzione del problema delle scorie radioattive.

Inconvenienti delle centrali nucleari in Italia:
Tempi lunghi di costruzione ,
Fine naturale delle riserve di uranio. Si ritiene che tra un centinaio di anni l'uranio sia destinato a terminare
Utilizzo di tecnologia straniera, con l’esclusione delle professionalità italiane. E’ già deciso che le centrali ce le costruirà la Francia, che tra l’altro utilizza una tecnologia obsoleta.
Siti non idonei dal punto di vista geologico. L’Italia è un Paese pieno di vulcani e soggetto a terremoti.
• impossibilità di rispettare le distanze di sicurezza tra le centrali e i centri abitati, a causa del grado di urbanizzazione ormai raggiunto dal Paese.
Alterazione delle temperature dei corsi d’acqua in prossimità degli impianti per lo scarico delle acque di raffreddamento, con problemi per le falde acquifere e la relativa potabilità dell'acqua.
• Problemi legati allo smaltimento delle scorie.


Molto più sensato è quindi puntare sulle energie rinnovabili, tra cui ad esempio il fotovoltaico e l'eolico.

La Germania spegnerà l'ultimo reattore nucleare nel 2020. Come farà la potente Germania senza il nucleare?
Semplice: da 15 anni questa Nazione ha messo la tecnologia al servizio dell'ambiente e delle fonti di energia rinnovabili (filiere fotovoltaiche, eolico, mini idroelettrico, reti interconnesse, recupero di energia termica nell'industria pesante, etc.).
Migliaia e migliaia di minicentrali sparse sul territorio, che tra meno di un decennio garantiranno alla Germania una elevata produzione di energia, molto più economica di quella ricavata con l’utilizzo dei combustibili fossili o del nucleare.

Occorre seguire la strada intrapresa dalla Germania.

L’Italia poi è per definizione il Paese del sole ed è circondata per tre quarti dal mare.
Dovrebbe quindi incentivare, a rigor di logica, lo sviluppo della tecnologia per ricavare energia:
  • dal moto ondoso del mare,
  • dai pannelli solari
  • e dalle pale eoliche.
Cosa impedisce di sviluppare tecnologia che preveda l’installazione al largo dei suoi mari, ad una distanza dalla costa di 8 /10 hm, di numerose piattaforme dotate di specchi parabolici o fotovoltaici per catturare la luce del sole, oppure di pale eoliche debitamente distanziate tra loro, per sfruttare i venti marini?
Da Trieste a Messina e su su fino a Genova, quante di queste minicentrali o piattaforme in grado di produrre energia a costo zero e ad inquinamento zero si potrebbero installare?
Migliaia.

E gli studi sul moto ondoso del mare? Perché non sfruttare l’energia ricavabile dal movimento eterno delle onde del mare creando, sempre a debita distanza, al largo numerose boe capaci di far cadere l’acqua del mare in un imbuto a cascata sopra una turbina?
Se ne ricaverebbe una produzione di energia eterna, senza fine e a costo zero.
Tra l'altro, c'è già un progetto italiano per lo sfruttamento a recupero energetico della forza d'urto delle onde del mare contro il frangiflutti di un qualsiasi porto e porticciolo della nostra bella Penisola.


In Italia sono tante le cose che si potrebbero fare, solo che la classe politica ascoltasse le richieste degli scienziati e dei cittadini, invece di badare sempre e solo al suo tornaconto personale o a quello del partito.
E che accettasse quanto i cittadini hanno sanzionato qualche decennio di anni fa in un referendum:
niente nucleare in Italia.
I rischi sono troppi per troppi, e i vantaggi sono pochi e sempre e solo per i soliti noti.


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2 commenti:

  1. Evidentemente questa assurda campagna contro il nucleare ci mette sempre più in difficoltà nei confronti dei nostri partner europei e dei paesi
    più avanzati!!!
    Certo i verdi hanno sfruttato la tragedia dovuta al maremoto in Giappone per contrastare
    ancora una volta lo sviluppo.
    Le energie rinnovabili possono solo in minima parte sostituire le altre forme di energia (Petrolio,Gas naturale,Carbone,NUCLEARE)
    A proposito solo il nucleare non immette in
    atmosfera CO2!!!
    per quanto riguarda il costo dell'energia non
    raccontate balle!!! Chiedetelo ai paesi che utilizzano il nucleare (Francia Gran Bretagna,Belgio Germania etc.)???
    Gdm.Papi

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  2. Questo è un vecchio discorso, che ancora una volta è studiato per riempire le tasche di un'élite a scapito della maggioranza dei cittadini. Io vivo in Francia, dove ci sono decine di centrali nucleari, di depositi di scorie radioattive, di centri di fabbricazione del MOX ecc ecc. Quello che succede è che nei 100 km intorno ad ogni reattore i bambini muoiono di leucemia. Il costo dell'energia elettrica è arrivato alle stelle, i treni e i camion carichi di scorie attraversano tutto il paese in continuazione. Intere città, come Limoges, sono alimentate con l'acqua contaminata dai depositi "segreti" di scorie situati a monte. La società che si riempie le tasche con questo business ha appaltato il servizio di manutenzione delle centrali a degli incapaci corrotti, lo stato chiude gli occhi e le orecchie. Un vero incubo. Allora il mito della Francia che funziona bene con il nucleare puoi sotterrarlo definitivamente, insieme alla balla del CO2. E' ora di pensare alle generazioni future e smettere di dire che non esistono alternative. Tutti quelli che osano studiare delle alternative sono al meglio ignorati o ridicolizzati, al peggio perseguitati e umiliati. Se i budget colossali riservati al nucleare fossero messi sul rinnovabile, scopriremmo improvvisamente che le soluzioni esistono già, basta applicarle e svilupparle. I governi devono smettere di obbedire alle lobbies industriali.

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