3 ottobre 2010

185.0) Attentati …e capiscorta... patacca!

Attentati …e capiscorta patacca!

L’ho pensato subito che era una patacca l’attentato contro Belpietro.

Che caposcorta è questo , mi sono chiesto, che accompagna il direttore di Libero fino al suo appartamento e poi, scendendo le scale, incontra un uomo armato che gli punta contro una pistola che si inceppa, e che a sua volta spara tre colpi contro l’attentatore, non lo colpisce nemmeno di striscio, lo insegue e se lo fa scappare?

Non è di certo un caposcorta in cui avere molta fiducia.

Ora si viene a sapere che anni fa lo stesso poliziotto ha sventato nello stesso modo, cioè lasciandosi scappare l’attentatore , un attentato fotocopia al giudice Gerardo d’Ambrosio, il capo del pool Mani Pulite.
"Io non mi accorsi di nulla, e non vidi assolutamente nulla" - ricorda il magistrato – "ma il poliziotto mi spiegò che aveva dovuto inseguire una persona armata di fucile che era riuscita a scappare su una moto guidata da un complice. L’indagine non approdò poi a nulla, ma so che il poliziotto ebbe una promozione".

Forse è bene che qualcuno dica a questo caposcorta che la strada per acquisire celebrità e fama passa più agevolmente nel rilasciare interviste all’Alfonso Signorini o nell’ entrare nelle grazie del Lele Mora o del fotografo Corona, piuttosto che inventarsi ogni tanto delle patacche di attentati alle persone cui si fa da scorta.

Perché non vorremmo che fosse ancora lui il caposcorta dell’attentato con la statuetta del duomo di Milano, che tanti dubbi ha lasciato.


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