Altro
che aumentare l'Iva, diminuirla bisognerebbe invece.
Si torna a
parlare di aumentare l’Iva portando al 10% quella attualmente al 4% e al 22% quella attualmente al 10%.
Ma siamo
matti?
E' mai possibile che nessuno
di questi sapientoni non riesca a capire che il problema dell’Italia è che oggi più nessuno consuma, che oggi più nessuno spende, perché non ci sono più soldi?
E’ per
questo che molte industrie falliscono e molte attività commerciali chiudono i battenti.
E’ inutile
produrre beni e servizi se poi non c’ è nessuno che li compra .
I prodotti rimangono invenduti e i soldi spesi per produrli sono lì inattivi e improduttivi.
A fronte di
una situazione così drammatica, allora
il nostro buon governo che ti fa?
Su suggerimento dell’ Europa ( ma che testoline fini questi suggeritori europeasti ), sta pensando di aumentare l’Iva sui consumi per ricavare un maggior gettito dalle entrate fiscali indirette, (cioè non sul patrimonio, che quello è già spremuto abbastanza con altre caterve di imposte).
Su suggerimento dell’ Europa ( ma che testoline fini questi suggeritori europeasti ), sta pensando di aumentare l’Iva sui consumi per ricavare un maggior gettito dalle entrate fiscali indirette, (cioè non sul patrimonio, che quello è già spremuto abbastanza con altre caterve di imposte).
Ma santo cielo,eppure ci vorrebbe davvero poco a capire che cosi facendo le
entrate fiscali indirette anziché
aumentare diminuiranno ancora di più perché la gente ridurrà ulteriormente i
propri consumi, e la circolazione delle merci non ci sarà più per il semplice fatto che non
ci saranno più merci prodotte.
L’Erario con
l’aumento dell’Iva si propone di ricavare
5 miliardi?
Allora si aumentino, si aumentino pure le aliquote e la conseguenza
sarà che
per ben che gli vada se riuscirà a ricavarne 300 milioni sarà già tanto.
Il nostro governo anziché aumentarla l’Iva,
, dovrebbe invece diminuirla al 10% dall’attuale
23% a cui l’ha portata quel volpone di Monti su
ordini provenienti dalla Germania
e dagli industriali tedeschi.
Ma è certo che per fare questo ci vuole un atto di coraggio, così come ce ne
vuole per respingere al mittente i consigli e gli ordini che i soloni
europeasti delle nazioni economicamente più potenti ci stanno impartendo in quanto interessati a far si che la crisi in Italia
non finisca mai, perché così pian piano ci comperano tutte le nostre industrie
a prezzi di saldo.
E ci vuole
pure, da parte dei nostri governanti , un atto di lungimiranza politica, unito al convincimento che con la riduzione dell’Iva al 10% i
consumi degli italiani tornerebbero di colpo a crescere e la voglia di produrre e di essere
di nuovo competitivi sui mercati
rifiorirebbe, e di questo
si può star
certi.
Con la
riduzione dell’Iva al 10% le famose
entrate fiscali di 5 miliardi che il
governo si proponeva di ricavare con l’aumento delle aliquote, non sarebbero più un traguardo utopistico, bensì
sarebbero più facilmente raggiungibili per effetto di una maggior circolazione delle merci in conseguenza
dell’aumento dei consumi.
Oltre a ciò si instaurerebbe una maggior fiducia dei cittadini nelle
capacità dello Stato e dei nostro governanti di
essere capaci di tiraci fuori dalla palude in cui ci eravamo cacciati, e tutto ciò farà
da volano anche per una diminuzione delle tensioni sociali e porterebbe a vedere
più roseo il futuro e l’avvenire
dei nostri figli, in quanto tornerebbero a ricrearsi le condizioni di occupare le
giovani generazioni in
prospettive e possibilità di
lavoro.
Purtroppo e' cos' come dici,ma non credo che si trarri di demenza dei nostri politici di merda.
RispondiEliminaPenso che sia proprio un volere sia politico,che economico che il nostro governo debba comportarsi cosi' come vorrebbe fare per la questione IVA.
La colpa e anche del nostrostronzo Re Giorgio.
L' Italia e' di ventato quello che e' , gli altri paesi fanno questi giochi sporchi verso di noi,e continueranno fino a rendere il nostro paese peggio della grecia.
Spero che non succeda una cosa del genere poiché sarebbe un madornale errore. Se non sono capaci di ridurre la spesa pubblica che vadano a casa dimettendosi, poiché é evidente che il "magna-magna" italiano è più efficace che l' onestà .
RispondiEliminanell'immediato penso che tu abbia ragione ma temo che diminuire il costo di un prodotto che comunque non si può acquistare per mancanza di reddito abbia effetti limitati sull'espansione della domanda.
RispondiEliminaL'unica opzione valida rimane, secondo me, la riduzione delle spese dello stato e la conseguente riduzione della tassazione generale.
In prospettiva futura invece, parlando di lungimiranza, perchè non ipotizzare una soluzione nuova e diversa ???
A me piace sognare l'abolizione totale della tassazione sui redditi ed il passaggio alla tassazione dei soli consumi ????