.
Ubriachi e drogati al volante: istituire il reato di omicidio volontario.
Chi da ubriaco o drogato si mette alla guida di un’auto, e provoca il ferimento o la morte di qualcuno, se viene preso e processato rischia una lieve pena: verrà semplicemente accusato di lesioni colpose od omicidio colposo.
In pratica la legge attuale giustifica il comportamento di queste persone, in quanto , dice, esse hanno agito sotto l’ effetto di sostanze che impedivano loro l’esatta cognizione della realtà.
La loro colpa è quella di essersi drogati o ubriacati, non quella di aver ferito o ammazzato qualcuno.
Se hanno ferito o ammazzato, che colpa ne avevano, se non capivano quello che stavano facendo?.
Certo, a una pena, devono essere condannati, ma che sia una pena lieve, il ritiro della patente e qualche mese di carcere al massimo.
Questa è una legge , a mio parere, completamente sbagliata, perché chi volutamente assume droghe o si ubriaca, sapendo che poi si metterà al volante, lo fa fregandosi del fatto che il suo comportamento metterà in pericolo non solo la sua vita, ma anche quella di altre persone che avranno la sfortuna di incrociarlo sulla strada.
Quindi egli sa che, dogandosi o ubriacandosi, probabilmente ammazzerà qualcuno, e ciò nonostante si droga o beve e poi si mette alla guida di un’automobile.
Il suo modo di agire è quindi un comportamento da tentato omicidio volontario.
La legge dovrebbe quindi essere cambiata, introducendo il reato di tentato omicidio volontario ( e non semplicemente colposo) per chi, sapendo di doversi mettere al volante, altera volutamente le proprie facoltà percettive con sostanze allucinogene o ingerendo bevande che aumentano a dismisura il tasso alcoolico.
Il ministro della giustizia, e lo stesso Parlamento facciano in fretta ad approvare una tale legge, perché il fenomeno dei drogati e degli ubriachi al volante è ormai divenuto una prassi quotidiana.
Nessun commento:
Posta un commento