ho letto la notizia di questo incubo che è capitato ad una famiglia in un ospedale del Sud Italia e che grazie a Dio è finita bene.
Mi sono immedesimato, ho cercato di capire cosa avrei fatto se fosse capitato a me e mi è venuto d'istinto questo post.
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Nipotino 2
Stanotte ho sognato che la mia figlia maggiore aveva avuto un bambino.
Era felicissima, così come anche il suo compagno , che vedevo per la prima volta.
Ho fatto loro i miei complimenti ed ho chiesto che mi accompagnassero a vedere il bambino nella sala comune.
Perbacco, un altro maschietto, dopo quello della mia figli minore.
Ammettiamolo dai: sono proprio un nonno fortunato.
Ah, se ci fosse qui anche la nonna a vedere questi bei nipotini.
Chissà come ne sarebbe felice!
Arriviamo davanti alla vetrata della sala neonatale
Però, la culla che mi indicano è vuota.
Tutte le altre erano occupate da bambini che frignavano o che dormivano o che si succhiavano il dito.
Invece quella che mi indicavano era vuota.
Desolatamente vuota.
Qualcuno aveva portato via il bambino.
== - E’ venuta qui un’ infermiera a prenderlo- dice la caposala – per portarlo in camera dalla mamma per il primo allattamento.
- Ma non l’abbiamo incontrata, diciamo noi.
- Oh, Madonna,! adesso che ci penso, era la prima volta che vedevo quell'infermiera. Ho pensato che fosse una neo assunta.
- Ma è scema, lei?
Come può aver consegnato un bambino alla prima donna vestita da infermiera che si presenta qui?
E adesso dov’è il bambino?
- Calmatevi, signori. Si chiarirà presto tutto.
Adesso chiamo subito la vigilanza interna.
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Niente, il bambino non salta fuori, il bambino è sparito.
Vigilanza interna, carabinieri, magistrati, primari, infermieri, tutti in camera a torturare mia figlia , a farle interrogatori uno dietro l’altro.
E la gente sulla porta e nel corridoio a bisbigliare e a curiosare.
- Ma com'è’ possibile che lei non sapesse niente, che non si fosse accorta di niente?
Ma che madre snaturata è quella che si lascia portare via il suo bambino dal primo venuto a distanza di neanche tre ore dal parto?
E dov’è il padre? Ah! Non siete neanche sposati? Bravi , bene, e avete anche avuto un bambino!
Ma che padre è lei etc. etc.
E poi siamo proprio sicuri che sia lei il padre?
E il nonno? Non c’era qui un vecchio che sbraitava contro gli ospedali e diceva che non ci si può proprio più fidare di nessuno?
Ah, eccolo qui il famoso nonno che impreca contro tutto e contro tutti.
A quanto pare non gli interessava proprio di veder il suo nipotino appena nato, visto che se lo lascia portare via così sotto il naso?
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Oh!, a proposito, che nome avete dato al mio nipotino? Che sia un maschietto l’ho capito, ma il nome, il nome non ve l’ho ancora neppure chiesto.
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E così una giornata che doveva essere di felicità si è trasformata in un incubo.
Urla, agitazione, lacrime, pianti , angoscia, imprecazioni, maledizioni e una nuova vita che a neanche tre ore dal suo inizio forse è già terminata a causa della cattiveria umana.
Ah! Che bella giornata che doveva essere di gioia.
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A mezzanotte le sirene dei carabinieri ci riportano in camera il bambino , che dorme beato e probabilmente sazio , avvolto in pannolini diversi da quelli che i suoi genitori avevano preparato per lui.
E’ salvo, è salvo!
Una folla di curiosi e di giornalisti invade la camera : tutti che gridano, che applaudono, che piangono di gioia.
Anche un prete si fa avanti: e prega e ci fa finalmente elevare un pensiero di riconoscenza a Dio.
E grazie , grazie anche a voi carabinieri e forze dell’ordine che, non sappiamo come abbiate fatto, ma siete riusciti ad arrestare la falsa infermiera rapitrice e ci avete restituito il nostro Luca (si adesso so come si chiama), e mi abbasso sulla culla per dare il bacio del nonno al mio bel nipotino, che chissà che personaggio famoso diventerà e cosa combinerà da grande se è riuscito in poche ore di vita a far parlare di sé mezzo mondo.
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Il sogno è finito. La mia figlia maggiore per adesso non è ancora diventata mamma, e il mio secondo nipotino, purtroppo, è ancora di là dal venir programmato.
Ma questo incubo è accaduto ieri veramente ad una famiglia di un paese del Sud in un ospedale del Sud.
I carabinieri hanno arrestato la rapitrice, e la neo mamma ha espresso parole di perdono nei suoi confronti.
Una brutta storia finita bene: ogni tanto ci vuole!
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