Povera Sarah Scazzi, uccisa in famiglia da uno zio, altro che scappata di casa!
Come nei telefilm del tenente Colombo, il colpevole si è rivelato essere la persona più chiacchierona e disponibile ad aiutare nelle indagini.
Cosa sarà mai passato nella testa di quest’uomo, a sua volta padre di due figlie, cugine e amiche di Sarah?
Perché l’ha uccisa?
Forse a scopo di libido sessuale?
Avrà forse visto la sua nipote in costume da bagno su qualche spiaggia, magari in compagnia delle sue figlie? Oppure in qualche fotografia che la ritraevano felice e sorridente alla vita coi suoi 15 anni ?
Cosa sarà mai scattato nella testolina malata di questo zio?
Eppure, con meno di 100 euro, egli avrebbe potuto togliersi la libido accumulata dentro di sè, recandosi sulla prima strada provinciale accanto al paese, al primo falò acceso dalle prostitute del luogo.
Invece lui ha avuto bisogno, dopo aver strangolato Sarah con una cordicella , persino di abusare del suo cadavere.
Questo disgraziato ha rivolto le sue aberranti attenzioni sulla nipote, e probabilmente al giusto rifiuto di Sarah, ha deciso per l’omicidio e per il nascondimento del corpo in un pozzo della campagna.
Povera Sarah, novella Maria Goretti, oggi diremo per te una preghiera, e che Dio ti conceda un posto privilegiato accanto a sé.
Quanto a quest’uomo, è un peccato che in Italia sia stata abolita la pena di morte, perché , continuando le indagini su di lui e i suoi congiunti potrebbero venire alla luce forse altri inquietanti abusi sessuali familiari, e allora, di un uomo così la società civile avrebbe il diritto di liberarsi, eliminandolo fisicamente.
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