E’ successo il finimondo a Haiti. Un terremoto devastante che ha fatto, sembra, più di duecentomila vittime.
Povera gente, povere persone che, affamate, ferite e disperate, si aggirano per le strade alla ricerca di qualche parente superstite.
Scene da apocalisse che ti fanno persino vergognare, quasi fossimo esseri privilegiati, di vivere in una città nella quale i terremoti e queste scene di distruzione non sono mai avvenuti.
Sui giornali di tutto il mondo, questa catastrofe è descritta con titoloni di prima pagina e con ampi servizi e reportage all’interno.
Solo due giornali italiani fanno eccezione.
“Il Giornale” e “Libero”a questa immane tragedia non dedicano i titoli di apertura, ma solo dei servizi nelle pagine interne.
I titoloni di prima pagina sono dedicati, pensate un po’ che novità, a Di Pietro e alle sue malefatte e a quelle delle cooperative rosse, vale a dire comuniste.
Che notizie, ragazzi!
Sono notizie vecchie di almeno dieci anni, o giù di lì.

Il fine principale per i direttori di questi due giornali(?) non è quello di informare i lettori su quanto sta accadendo nel mondo, ma quello di parlare male di Di Pietro e dei comunisti, di seminare loro addosso odio e diffamazione.
Hanno ridotto i fogli su cui scrivono a bollettini di partito, a enormi turiboli che spargono incenso e mirra sul Grande Capo che li tiene sul suo libro paga.
No, niente notizie del terremoto di Haiti sulle prime pagine di questi due giornali(?).
Piuttosto, i giornalisti tutti siano incaricati di controllare se Di Pietro per caso non abbia scoreggiato, per poter amplificare il tutto con un titolone del tipo “ Tremano i muri della casa di Di Pietro”, oppure “ Atmosfera inquinata attorno a Di Pietro”, oppure “ Inquinamento ambientale nel partito di Di Pietro”.
Questo è giornalismo.
Questo è quello per cui siamo pagati.
Noi queste notizie dobbiamo diffondere.
Noi odio contro Di Pietro e le cooperative rosse dobbiamo seminare.
Noi Di Pietro e le cooperative rosse dobbiamo stroncare.

Costoro non danneggiano di certo il nostro pagatore, colui che ci tiene sul suo libro paga:
Noi l’interesse di costui dobbiamo tutelare.
Noi costui dobbiamo leccare e incensare.
Noi dagli attacchi di Di Pietro e delle Coop. rosse costui dobbiamo difendere.
Non fa niente se al mondo siamo gli unici due giornali che non parlano del terremoto di Haiti in prima pagina: questo sta semplicemente a significare che siamo i migliori.
VOTA su OKnotizie.
altri articoli su : Costume e Società
=
Nessun commento:
Posta un commento