Questa è, grosso modo e scritta e ripensata da me in modo superficiale la trama del libro “Zigulì” di Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno.
Quest'ultimo è un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni.
Quest'ultimo è un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni.
Queste pagine sono una raccolta di immagini e pensieri quotidiani su che cosa significhi vivere accanto a un disabile grave (la rabbia, lo smarrimento, l'angoscia, il senso di impotenza), pensieri molto duri su una
realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare.
realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare.
E che forse, proprio per questo, nessuno ha mai raccontato con una così spietata crudezza
Il libro è bellissimo e lo si racconamda ai lettori di questo blog.
Zigulì, di Massimiliano Verga, Mondadori, pagine 192, euro 16.50
==================================================
==================================================
Signore,perché mi hai dato un figlio disabile?
Mio figlio è nato handicappato, ha un cervello piccolo piccolo, non ci vede né mai ci vedrà e oggi che ha otto anni le uniche parole che sa dire sono pappa, cacca, nanna.
Signore, Tu ogni tanto permetti che nascano dei bambini con handicap.
Perchè?
Sono destinati a diventare presto i Tuoi angioletti preferiti, dicono i preti.
Ma perché hai voluto che uno di questi fosse mio figlio?
Perché proprio a me mi hai dato un figlio disabile?
Ah, lo so quello che dicono : che il Signore le sofferenze le dà a quelli che ama in modo particolare, che il Signore l’oro lo vaglia nel fuoco per distinguerlo da quello fasullo, che le prove della vita le dà a quelli che hanno le spalle larghe per sostenerle e sopportarle.
Ebbene, Signore, con me Ti sei sbagliato!
Io ho delle spalle deboli , lo sai, me le hai date Tu così, e allora come Ti è venuto in mente di caricarle di un fardello così insopportabile?
Hai dato incautamente a un cieco il compito di condurre un altro cieco, che è una cosa da piangerci sopra , se ci pensi, e difatti Tu stesso nel tuo Vangelo l’hai citato come esempio di cose da non fare.
Ma Ti rendi conto che hai dato a un essere debole e meschino come me il compito impegnativo di accudire, di amare, di sopportare e di rendere persino tollerabili i disagi fisici e morali che comporta il tirar grande un
figlio con un cervello grosso come una caramella, con crisi continue di epilessia e per giunta cieco e incapace persino dipronunciare la parola papà?
figlio con un cervello grosso come una caramella, con crisi continue di epilessia e per giunta cieco e incapace persino dipronunciare la parola papà?
Ebbene,Signore, Ti sei sbagliato, questa volta hai toppato.
Evidentemente hai dato a me troppa importanza , Ti sei fidato troppo dei talenti che mi hai affidato e che io, come il servo sciocco della Parabola, non ho saputo mettere a frutto.
Ma che credevi Signore?
Mi facevi più forte, vero?
Ti ho deluso, vero?
Mi facevi più forte, vero?
Ti ho deluso, vero?
Ebbene Signore, si, la mia vita con il figlio handicappato che mi hai dato è una vita che io non riesco a sopportare più.
Io penso addirittura o Signore (e lo so che sto bestemmiando), che Tu ti dovresti scusare con me per esserTi così grossolanamente sbagliato sul mio conto , ma so anche che il solo pensare una cosa simile è una cosa ingiusta e cattiva , e Ti chiedo allora, o mio Signore , di ridarmi un briciolo di vita e di speranza, riprendendoti al più presto tra le schiere dei tuoi angeli il figlio mio tanto malato e per questo tanto più amato che mi hai dato.
Guarda, Signore, che se non lo farai e presto e bene , la mia anima andrà persa perché la mia disperazione è ormai giunta a un livello altissimo e non vorrei , come novello Giuda, dover disperare della Tua misericordia e del Tuo perdono.
Tienimi una mano sulle spalle, Signore, su quelle stesse spalle che Tu credevi così forti da sopportare una vita disastrata con un figlio così, e che invece hai scoperto essere deboli e malaticce, e così, tenendomi vicino a Te, dammi conforto e speranza per il futuro , o mio buon Dio!
Nessun commento:
Posta un commento