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26 marzo 2010

54.0) Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole.

Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole.

Questo verso famosissimo di Dante significa che Dio può fare ciò che vuole.
Solo Dio.
Ogni cosa gli salti in mente di fare, Egli la può fare.
E la farà sicuramente nel migliore dei modi possibili, non c’è scampo.
Dio quindi, e solo Dio, può realizzare qualsiasi cosa gli venga in mente di fare.
Egli è Uno, e quindi la sua volontà non entra in conflitto con altre volontà.
Gli uomini, no.
Gli uomini sono miliardi di persone e non possono mettersi a fare quello che ognuno di essi vuole.
Ogni realizzazione di un desiderio, si scontrerà inevitabilmente con la volontà di un’altra persona che magari desidera esattamente il contrario.
Gli uomini quindi nella realizzazione dei loro desideri e per il mantenimento della pace sociale, hanno il dovere di seguire delle regole e delle leggi.
Loro non possono fare ciò che vogliono.
Gli uomini non sono Dio.



Però ogni tanto nascono sulla Terra degli uomini che si credono Dio.
Nel senso che credono che ad essi tutto sia lecito.
Che si credono di poter fare quello che vogliono, infischiandosene di leggi e decreti.
Essi pensano che, per loro, le leggi non valgano.
Si sentono investiti di una missione superiore, e fanno di tutto per non venire confusi con la massa del popolo bue, creando per se stessi una serie di privilegi, di agevolazioni e di eccezioni.

Sfortunato quel popolo dove viene a instaurarsi una casta di Unti dal Signore di tal genere.
I soprusi che ne deriveranno saranno di cattivo esempio e deleteri per l’intera Nazione.

Nel nostro caso, in Italia, da decenni assistiamo a una sarabanda di privilegi sia economici , che normativi per i nostri parlamentari che perciò vengono indicati dal popolo come appartenenti a una " Casta" di persone inutili, da vituperare e biasimare, e contro le quali brontolare.

A questi esseri privilegiati al di sopra delle norme comuni, si è aggiunta da alcuni anni, anche la supponenza di un Presidente del Consiglio, che si crede in diritto di battagliare contro la Magistratura che pretende da Lui il rispetto delle leggi comuni, e si crede inoltre in diritto di inveire contro i partiti dell’opposizione, qualificandoli come entità inutili, pericolose e composte da persone certamente in malafede, perché altrimenti lo osannerebbero come sarebbe per loro più giusto fare.

Aggiungasi a questo disordine che alterna regole e norme per privilegiati ad altre valide per tutti i cittadini, anche l’attività di ministri incompetenti che non accettano la benché minima critica al loro operato, e l’esempio deleterio di personaggi pubblici in malafede, quale quello dell’ attuale Ministro delle finanze che dichiara redditi da fame, invogliando così il popolo a evadere le leggi tributarie che egli stesso ha imposto e che egli per primo non rispetta.

Il verso dantesco"Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" è stato da queste persone interpretato e adattato a se stesse in modo da fargli dire: ("questa è la volontà di noi che detieniamo il potere e nessuno la metta in discussione"), per mantenere inalterati e sempre più ad esse favorevoli una serie di privilegi, sostituendosi a Dio nella loro abissale ignoranza di ogni regola di comportamento sociale indirizzata alla pace e alla convivenza civile tra gli uomini.

Ma Dante, nella tomba, si indignerà, e prima o poi suggerirà a qualche suo emulo, un verso adatto alla pochezza mentale e alla smania di potere di questi dannosi italici politicanti.

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  • 16 marzo 2010

    47.0) Un ministro delle Finanze che dichiara redditi minimi ti invoglia a pagare le tasse? Non mi pare, anzi mi fa venire voglia di evaderle….!.


    Un ministro delle Finanze che dichiara redditi minimi ti invoglia a pagare le tasse? Non mi pare, anzi mi fa venire voglia di evaderle….!. 

     
    Che voglia può avere  un cittadino italiano di pagare le tasse, se lo stesso Ministro delle Finanze dichiara solamente 40 mila euro di reddito  netto   nel suo 730?

    Vediamo di chiarire il concetto  con un esempio.
    Nel  conteggio  mensile della pensione   di un ex dirigente di banca, cioè di una persona che ha raggiunto sul lavoro una importante posizione, fatta di impegni e  responsabilità,  e  con una lauta pensione lorda di  5.000 euro, gravano  all’incirca 2.000 euro di  imposte statali,  trattenute e addizionali regionali e comunali che portano il netto a 3000 mensili.
    Pertanto  il reddito netto annuo,  per 13 mensilità,  è uguale a 39.000 euro che è e rimane comunque  una buona pensione, non c’è che dire.

    Ora facciamo due conti:sulla busta paga del  buon ministro Tremonti 
    • Indennità varie di ministro :2.700al mese x 13 mensilità  uguale  35100 all’anno
    • stipendio da parlamentare  5.200mila  lorde al mese x 12 mensilità uguale 62.400 all’ anno
    Totale 97.500
    Inoltre,  come parlamentare ha diritto a  varie indennità  e benefits  non tassabili per  circa altri  7.000 euro mensili, così distribuiti.
    • Un rimborso forfettario di  4.190 euro;
    • Una tessera gratuita per non pagare autostrade, ferrovie, traghetti e aerei.
    • Una indennità di 1.100 euro per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e la sede del Parlamento ;
    • oppure di 1.300  euro  se l’onorevole  deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di  residenza.
    • Una indennità di rimborso  spese telefoniche, di 3.098,74 euro all’anno . (258  mensili)
    Totale 97.500 +84.000 (7000*12) uguale 181.500  euro.


    E come mai allora il ministro nella sua dichiarazione dei redditi dice di averne guadagnati solamente  40 mila?

    Dove sta il trucco?
    Nello specifico, il reddito complessivo di Tremonti è stato pari a 176.897 euro, ma il ministro  ha potuto usufruire di oneri deducibili dal reddito per 137.225 euro che hanno fatto scendere l’ammontare dichiarato a 39.672 euro netti..
    Il trucco  quindi sono gli oneri deducibili:

    Adesso ditemi voi quanti lavoratori dipendenti nella loro busta paga  possono  contare su oneri deducibili  pari a 2/3 dell’imponibile?
    Noi  popolo bue, sulle cui spalle grava  l‘economia del Paese, niente oneri deducibili, mentre  i parlamentari e i ministri  si!
    Porca vacca,  ma  la vogliamo finire di considerare quelli che  vengono eletti parlamentari o ministri come fossero delle persone da incensare,  da riverire e da mettere su un piedestallo?
    Queste persone hanno scelto di fare quel lavoro, e va bene, probabilmente faranno una vita agevolata  e non  si asciugheranno tanto spesso il sudore perché  non faticheranno molto, ma che almeno paghino le tasse  in egual misura a quanto le paga il popolo bue, perbacco.
    Egregio signor ministro dell’economia e delle finanze on.. Tremonti, concorda  o non concorda, con questo ragionamento?
    Lei non concorda, e ne eravamo certi.
    Lei continuerà  ad essere favorevole a  una distinzione  tra  le poche imposte  riservate  alla casta degli eletti e le tante invece  da addossare al  gregge .
    Eppure, guardi che  a lungo andare  il popolo  si può trasformare da gregge  in  mandria di lupi., con le conseguenze del caso  verso  chi lo conduceva in  pascoli  poco  appetibili.
    E’ già capitato,  e più di una volta, nel corso dei secoli.
    E può  capitare di nuovo!
    Perché la rabbia del popolo, di fronte a certe dichiarazioni  fasulle dei redditi , monta, monta monta, e prima o poi esploderà.



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    13 marzo 2010

    45.0) La vita di un familiare del giudice forse sarebbe valsa più di 231 euro. Perché quella di mio figlio no?

    La vita di un familiare del giudice forse sarebbe valsa più di 231 euro.
    Perché quella di mio figlio no?

    Due anni fa a Porto Cervo un ragazzo di vent’anni di Monza con la patente ritirata e alla guida di una Bmw che andava contromano, in un incidente spezzò la vita di Antonello Zara.
    Antonello Zara era noto specialmente al pubblico che segue il programma di Maria De Filippi “Uomini e Donne” dove aveva partecipato come tronista nella stagione 2003/04, ed era in Costa Smeralda per un periodo di vacanza .
    In questi giorni il padre tramite i canali televisivi denuncia all’opinione pubblica l’ingiustizia di una sentenza che il 16 settembre 2009, ha condannato l’investitore Matteo Sgariboldi – il ragazzo alla guida della Bmw –a una semplice sanzione amministrativa.
    "Una multa di 231 euro per eccesso di velocità, a chi ha ucciso una persona guidando contromano e con la patente che gli era già stata ritirata per 18 mesi per reati di guida precedenti."

    Non c’è che dire: La vita di un uomo vale 231 euro.
    Ma dove siamo?
    Ma cosa è scattato nella mente del giudice che ha emesso una simile sentenza?
    Qualche corto circuito che gli ha lesionato il cervello?

    Siamo proprio sicuri che se la vittima fosse stata un parente del giudice, la sentenza sarebbe stata la stessa?
    Francamente il sig. Zara padre ha tutto il diritto di affermare che questa sentenza è "Un insulto per tutti noi“. 
     Insomma, Antonello forse non avrà mai giustizia e Walter Zara ha ragione ad affermare che questi 231 euro sono un insulto e una beffa, come se la vita di Antonello valesse solo quei soldi e nient’altro.

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    2 gennaio 2010

    2.0) Ingessatura a braccio sbagliato.


    Ingessatura a braccio sbagliato.



    Io non sono una persona cattiva.

    Ma quando ci vuole, ci vuole.





    A quei  medico, anestesista, infermiere
    che hanno ingessato a una bambina di due anni e mezzo  
    il braccio sbagliato,
    perché avevano fretta di chiudere la sala gessi dell’ospedale
    e andarsene a casa a festeggiare il capodanno,
    ebbene
    io a costoro gli spaccherei le braccia 
    e poi gliele ingesserei,
    così capirebbero le sofferenze che deve aver patito quella povera bambina
    a causa della loro inettitudine e incapacità.

    E dopo tre mesi,
    quando toglierei loro il gesso,
    li licenzierei
    e li manderei a casa a pedate in culo.


    E questa non è violenza,
    è semplicemente un atto di giustizia 
    nei confronti di quella povera bambina  e dei loro genitori.


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    20 dicembre 2009

    450) Ma che pretese che ha la Chiesa cattolica. Vuole fare santo Pio XII senza chiedere il permesso agli ebrei! Questa è prepotenza pura.

    Ma che pretese che ha la Chiesa cattolica. Vuole fare santo Pio XII senza chiedere il permesso agli ebrei! Questa è prepotenza pura.


    In questi giorni le gerarchie della Chiesa cattolica hanno fatto sapere che è a buon punto il processo di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II ( Papa Wojtyla) e quello di Pio XII ( Papa Eugenio Pacelli).
    Apriti cielo!
    Il governo israeliano ha vivacemente protestato con quello del Vaticano perché sulla beatificazione di Pio XII gli ebrei avrebbero molte cose da dire , molte critiche da esternare, e quindi questa beatificazione non s’ha da fare.
    Gli israeliani contestano il fatto che Papa Pacelli nel suo pontificato sia dia dato da fare solo per salvare migliaia di ebrei italiani aprendo loro le porte del Vaticano affinchè sfuggissero alla persecuzione degli alleati fascisto- tedeschi che li volevano deportare nei campi di concentramento germanici.

    Egli è ai loro occhi colpevole di non averli salvati tutti, gli ebrei del mondo, come avrebbe dovuto fare un buon Papa che ha adesso anche la pretesa di diventare santo.

    Questo mite uomo investito del governo della Chiesa cattolica nei momenti più bui dell’umanità dell’epoca moderna, avrebbe dovuto, agli occhi degli attuali governanti israeliani, e dei rabbini ebrei prendere una pistola e andare di persona in Germania ad ammazzare con le proprie mani Hitler, per far terminare le angherie e le persecuzioni contro gli ebrei.

    Così non ha fatto, ha scelto un’altra strada per opporsi al nazifascismo, una strada fatta di ammonizioni verbali e di scomuniche contro i prepotenti e i guerrafondai, non ha fatto quello che gli israeliani oggi vorrebbero che avesse fatto, e allora non deve diventare un santo.
    Per dirla con l'odiata terminologia tedesca:“santificazione kaputt!”

    Questo ha sentenziato il governo di Israele, e si ricordi bene la Chiesa cattolica, che d’ora innanzi, ogni minima decisione, sia liturgica che pastorale o politica che essa volesse intraprendere dovrà passare prima sotto il vaglio delle autorità israeliane, che altrimenti si potrebbero incazzare.

    E siccome un eventuale incazzatura di Israele, che possiede con il consenso del mondo, la bomba atomica,e un attrezzato e super tecnologico esercito sempre in stato di allerta, può essere deleteria per il mondo e per il Vaticano stesso, è bene si sappia che è meglio non far innervosire gli israeliani con pretese di beatificazioni e di santificazioni non da loro autorizzate, perché poi l’eventuale inizio di uno stato di belligeranza non dovrà essere imputato ad Israele, bensì alla testardaggine di chi lo ha fatto incazzare con queste pretese.

    Il Vaticano e il mondo si ricordino che un ebreo incazzato ha molte e secolari ingiustizie da ripianare e milioni di morti da vendicare, e si ricordino anche che il perdono non fa parte della religione ebraica!

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    7 novembre 2009

    423) Barriere per disabili e soluzioni adottate. Ma si può?


     



    Sulle immagini successive che  dimostrano le soluzioni adottate per facilitare la vita delle persone disabili o svantaggiate, è meglio stendere un pietoso velo  di silenzio, oppure sperare che qualcuno degli   architetti  che hanno proposto tali soluzioni  abbia prima o poi bisogno di utilizzarle.
    Solo allora forse capirà.















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    1 ottobre 2009

    382) Non ha più la moglie!



    Non ha più la moglie!

    Alle nozze di Cana, c'era una coppia di novelli sposi alla quale, durante il pranzo di matrimonio, è venuto a mancare il vino per gli ospiti.
    Immaginiamo in quale situazione di disagio si saranno trovati!
    Tuttavia essi non si sono angustiati più di tanto!
    Sapendo che tra i loro ospiti c'era la mamma di Dio, a Lei si sono rivolti con garbo facendole presente la loro momentanea difficoltà,
    e la Madonna, rendendosi subito conto della situazione,
    anch'essa così ,semplicemente,
    ha, diciamo così, "costretto" suo Figlio a fare il suo primo miracolo pubblico,
    anche se francamente Lui non ne aveva voglia.
    La Madonna non ha fatto tanti giri di parole!
    Ha solo detto a Gesù:"Non hanno più vino"!
    Poche parole, ma Dio, suo Figlio, ha capito ed è intervenuto.

    Per questo, anch'io che mi trovo nelle angustie,
    mi rivolgo alla Madonna perchè convinca Dio ad aiutarmi,
    anche se forse Egli non ne ha voglia
    o ha altro di più importante da fare.
    Io non ho più la moglie da più di dieci anni,
    e avrei voglia di avere di nuovo accanto a me una persona che mi voglia bene,
    che mi capisca,
    con la quale confrontare le mie idee e i miei pensieri,
    alla quale interessarmi,
    alla quale voler bene,
    e con la quale condividere in amore gli anni di vita che ancora mi rimangono da percorrere.

    Invio questa e-mail alla Madonna,
    perchè dica semplicemente a suo Figlio:
    "Non ha più la moglie".
    Poche parole, ma Dio, suo Figlio, capirà e interverrà.
    Ciao, Mamma celeste, potente Avvocata nostra, e grazie!


    (da "Preghiere" di Mario Locatelli - 1911/1949)

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    Radio Maria- ogni tanto vale la pena di ascoltarla

    30 settembre 2009

    381) Si può chiamare Telegiornale la trasmissione di Studio Aperto in onda su Italia 1 alle ore 12.30?










    Oggi 30 settembre 2009 ore 12.50.
    L’annunciatrice :- “Ci sono giunti numerosi filmati amatoriali che descrivono lo Tsunami di morte che si è abbattuto su Samoa, che vi mostreremo tra qualche minuto.
    Ma prima godetevi questo esilarante filmato che mostra un elefante addestrato che lava un’ automobile in un autolavaggio”.
    Va in onda il filmato elefantesco.
    (Ma non hanno un minimo di pudore in questa trasmissione?
    Alternano notizie e filmati con immagini di catastrofi naturali con centinaia di persone morte, a filmati che persino Paperissima rifiuterebbe di trasmettere).
    Va in onda la pubblicità.
    Poi le previsioni del tempo.
    Poi va in onda qualche cretino che grida "Italia Uno"!
    Finalmente alle ore 12,57 torna in video l’annunciatrice di prima:- " Non ci sono aggiornamenti. Nell’edizione di Studio Aperto delle ore 18.30 vi trasmetteremo alcuni filmati amatoriali che descrivono quanto è accaduto all’isola di Samoa. Arrivederci."

    Si può chiamare Telegiornale una trasmissione così?.
    Non hanno una scaletta sull' importanza delle notizie da dare.
    Alternano omicidi a sfilate di moda, , politica a processo di Perugia, incidenti stradali a gossip, Lucignoli a Tsunami e adesso anche filmati vecchi tratti da You Tube fatti passare per notizie di attualità.
    E’ un concentrato di gossip, sciocchezze e idiozie varie, con qualche velocissima notizia di cronaca che non fai in tempo a capire che già si parla d’altro.
    La frase più ricorrente in questo pseudo notiziario è :-“ Stai in linea che torneremo a collegarci con te”.



    Sapete chi è il direttore di questa trasmissione?
    E’ il giornalista Mario Giordano, si proprio lui, quello che lecca di qua a e lecca di là, la disoccupazione non sa neppure cosa sia, perché un posto assicurato in qualche azienda di famiglia del Cavaliere per lui c’è sempre.

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    16 settembre 2009

    370) In Cina vietato ai piccioni volare in città, fino all’8 ottobre.

    In Cina vietato ai piccioni volare in città, fino all’8 ottobre.

    In Italia abbiamo avuto l’estate dei divieti dei sindaci.
    Tanti divieti e anche bizzarri, ma purtroppo da rispettare per evitare multe salate.

    C’è chi le ha contate (evidentemente c’è qualcuno che non ha niente da fare) e fa sapere che sono state ben 556 le ordinanze vietatorie emanate dai sindaci di tutta Italia. Si va dai costruttori di castelli di sabbia, ai masticatori di chewing gum e a chi passeggia in piazzetta con gli zoccoli.

    Il più stupido di tali divieti è sicuramente lo stop ai bambini sulla spiaggia con secchiello e paletta perché: "anche fare buche che modificano in modo pericoloso la percorribilità a piedi della spiaggia diventa un gioco molesto".
    (Evidentemente il Sindaco o un Assessore erano inciampati in una buca o in un castello di sabbia costruito da un bambino).
    Nel centro di molte località passeggiare con gli zoccoli non è consentito, c’è il divieto di sedersi sulle panchine dopo le ventitré in più di tre persone mentre, sempre in tema di panchine guai ad appoggiarci i piedi sopra.
    Vietati i fuochi d'artificio eccetto il sabato. Niente più bagno di notte in molte località balneari.
    Ed ancora, non si può girare a petto nudo per le strade cittadine né bagnarsi nelle fontane o sedersi sul bordo delle fioriere, se non si abbiano meno di dodici anni o più di sessanta, perché in quel caso scatta l'immunità.
    E’ vietato mangiare e sdraiarsi nelle aiuole comunali. Non si può mangiare davanti alle fontane del centro cittadino e neppure lo si può fare seduti sui gradini dei monumenti.

    Gli artisti di strada non possono sostare nello stesso punto più di quindici minuti.
    I ristoratori non possono avvicinare i turisti per invitarli a sedersi e consumare presso il loro punto di ristoro.
    Vietato anche il classico gelato o spuntino di mezzanotte con contorno di chiacchere tra amici sul marciapiede, e per chi canta fino a 500 euro di multa.
    Sulla spiaggia vietato l’ingresso ai cani, multe a chi accende dei falò, non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti, e vita dura per anche per i fumatori, in quanto sono vietate le sigarette se non si è provvisti di adeguato portacenere.

    Dar da mangiare ai piccioni costerà una multa salata, così come per un bacio in auto si dovranno sborsare 500 euro. E poi, addio ai massaggi sulla spiaggia, per"prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica di prestazioni estetiche o terapeutiche da parte di persone non diplomate".

    La maggior parte di questa pletora di divieti, in parte ovvii e in parte strampalati, è del tutto inutile perché quasi mai essi vengono fatti rispettare, e sono serviti solamente, lungo l’estate, a dare una certa effimera notorietà locale al sindaco che li ha imposti.
    Infatti, e sarebbe assurdo se non fosse così, nei vari comuni le Forze dell'ordine sono impegnate in faccende più serie che multare un bambino che fa un castello di sabbia in spiaggia, o che getta qualche briciola ai piccioni, e questo porta alla conseguenza che i controlli sono inesistenti e le multe, grazie a Dio, molto rare.

    Siccome tuttavia oggigiorno viviamo in un villaggio globale, le imprese dei nostri sindaci non sono passate inosservate sulla rete di Internet ed hanno trovato dei degni emulatori, che addirittura sono stati capaci di superarli in idiozia.

    Il governo cinese ha oggi, 16 settembre 2009, emanato un decreto entrato immediatamente in vigore, con il quale viene proibito ai piccioni di sorvolare le città cinesi fino all’8 ottobre prossimo.

    Sono stati immessi nei cieli cinesi migliaia di uccelli della famiglia dei falchi, appositamente addestrati per anni, in località segrete, alla cattura dei piccioni ed al loro abbattimento in volo.

    Non è dato capire perché dopo l’8 di ottobre ai piccioni superstiti sia di nuovo concessa la libertà di tornare a volare nei cieli delle città cinesi.
    Forse si spera che i falchetti predatori abbiamo sterminato e decimato a tal punto le colonie dei piccioni, che ormai questi debbano essere quasi considerati una razza in estinzione e quindi da tutelare.
    E’ proprio vero. La stupidità si diffonde più in fretta delle idee intelligenti.
    La stupidità dei nostri sindaci ha fatto scuola
    e ha trovato dei proseliti.
    In grande stile.
    Perché è ovvio, in Cina tutto è più grande che da noi.


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    8 settembre 2009

    358) Incenso ed applausi fuori luogo.

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    Incenso ed applausi fuori luogo.



    Viene in Italia il dittatore libico Gheddafi per una visita politica di qualche giorno, e giù applausi ed ovazioni da stadio.
    Arriva il dittatore Chavez a vedere un film alla Mostra di Venezia, e giù incensamenti ed inchini.
    Viene da chiedersi, gli italiani ossequiano, onorano, si inchinano e si inginocchiano proprio davanti a tutti?
    Ebbene si.
    Abbiamo bisogno del petrolio del Venezuela, ed ecco spiegati gli onori a Chavez.
    Abbiamo bisogno del petrolio e del gas libici, ed ecco gli inchini a Gheddafi.




    Ma per fortuna la produzione nazionale di sterco e di letame, garantitaci dalla premiata ditta Fede-Feltri-Belpietro-Giordano ed aggiungiamoci pure Capezzone e Gasparri, ci rende autonomi e autosufficienti al riguardo, altrimenti dovremmo trovare una scusa per riunire insieme questi personaggi per poterli leccare ben bene pure loro.

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    26 agosto 2009

    347) Non ci sono più i Cavalieri di Malta di una volta!



    Non ci sono più i Cavalieri di Malta di una volta!








    Abbandonare i cani, d’estate, è reato.
    E’ reato sempre, ma nelle altre stagioni il fenomeno non si nota.

    E abbandonare i profughi eritrei in mezzo al mare, cos’è?
    E’ forse un’opera di carità?
    Dopo nulla aver fatto per evitare la morte in mare di 78 persone che cercavano di attraversare il canale di Sicilia e che sono rimaste alla deriva per 23 giorni su un barcone sovraccarico chiaramente inadatto allo scopo, le autorità maltesi, responsabili del mancato soccorso, ad evitare il ripetersi di episodi simili, adesso hanno dato disposizioni che i profughi avvistati in mare vengano scortati dalle loro forze dell’ordine fino al limite delle loro acque territoriali e qui consegnati alle motovedette italiane appositamente messe in allarme.

    A Malta nessun profugo deve sbarcare.

    Che sbarchino in Italia, e chissenefrega.

    A Malta una volta esisteva l’ordine dei Cavalieri di Malta, che combatteva le ingiustizie e soccorreva le persone in difficoltà. rifocillava e proteggeva i pellegrini.
    Evidentemente o i cavalieri di Malta si sono ricordati che tra i loro compiti il principale era quello di combattere i musulmani, e quindi la morte di persone non cristiane li lascia del tutto indifferenti, o hanno altro di meglio da fare che mettersi pungolare le autorità maltesi perché concedano l’approdo sull’isola Stato da cui prendono il nome, ai disperati che vi cercano rifugio.

    I Cavalieri di Malta oggi viaggiano sui loro yachts, e sulle loro barche da crociera, indifferenti a tutti e a tutto tranne che alla seduzione della ricchezza, del benessere e della notorietà.
    Con le loro decorazioni a forma di croce e con i loro nomi altisonanti frutto delle gesta dei loro antenati, essi ormai frequentano di più le sale del Billionaire, che quelle degli ospedali del Terzo mondo.

    Per le opere umanitarie ormai non è rimasta che l’Italia, la tanto bistrattata Italia, che se non altro, con tutti i suoi difetti, le persone in mare le soccorre ancora.

    Meglio quindi essere un piccolo italiano anonimo con mille difficoltà economiche e con mille difetti, che un aristocratico Cavaliere di Malta, ormai inutile e fuori dal tempo.

    sull'argomento Malta e profughi leggi anche qui


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    15 agosto 2009

    338) Belle ragazze in abiti succinti, tentazioni continue!




    Belle ragazze discinte, tentazioni per anziani, malintenzionati e preti dell'oratorio.






    Cammina oggi e cammina domani , nel corso di una di queste camminate salutari che faccio ogni giorno per pompare sangue nelle mie arterie malandate, ad un tratto vengo affiancato da un altro podista, un signore più o meno della mia età, che mi fa. “Buona passeggiata”. “ Buona passeggiata a lei”, rispondo io.
    E, come se fosse scattata tra di noi una sorta di intimità, quel signore, dandomi di gomito nel fianco, :”Ha visto quella ragazza che è appena passata in bici?” “No- dico io, ed invece era già da trecento metri che la fissavo, “perché? Cosa aveva di speciale quella ragazza?”
    Niente,” -mi dice – “non aveva sotto niente.Non portava biancheria intima, le si vedeva tutto “
    “Ullallà, -dico io – ma come ha fatto ad accorgersene?”
    “Eh, caro mio, le ragazze oggi sono sfacciate . Ma si immagini se, invece che da me, si fosse fatta vedere così da un’altra persona che magari poi la seguiva, con tutto quello che ne consegue.
    Io, per me, può andare in giro vestita o svestita come vuole, che ne ho viste tante nella vita.
    Ma su una persona meno equilibrata, magari avrebbe potuto far scattare degli impulsi sessuali irrefrenabili, e poi è inutile che si lamentino se vengono violentate.

    “Beh, adesso non esageriamo, nessuno è autorizzato a violentare o a stuprare le belle ragazze solo perché si vestono in un modo un po’ troppo succinto. La differenza tra l’uomo e gli animali è che l’uomo deve sapersi controllare.



    Si, è vero, forse io e lei si, ma gli altri? Ci può sempre essere in giro qualche squilibrato, e per lui, magari a digiuno sessuale, una provocazione così diventa irresistibile.





    Ma lo sa cosa mi è capitato domenica scorsa all’oratorio? “- e intanto mi ficca un’altra volta il gomito nello stomaco, quasi a rinnovare la nostra complicità ormai sancita da queste orrende confidenze-“ero andato lì per accompagnare le mie nipotine ed ho notato una ragazza sui vent’anni che si aggirava con naturalezza tra gli altri giovani dell’oratorio, con addosso un paio di pantaloncini di quelli, ma di quelli tutti bucherellati che le aderivano addosso come una seconda pelle e lasciavano intravedere tutto."
    “Perbacco, l'ha osservata bene”- dico io.
    "Eh, si, anche se alla mia età e dopo averne viste di tutti i colori, come le ho detto, non è facile rimanere turbati da simili spettacoli. Allora mi sono avvicinato al prete dell’oratorio, un pretino giovane giovane forse appena uscito dal seminario e gli ho detto : Senta Padre, ma Lei ha visto come va in giro vestita quella ragazza là? Lei non le dice niente?
    L’ho vista si, ed è per questo che mi trattengo con altri giovani da questa altra parte del cortile.



    Che vuole farci? Oggi ci si veste così e non possiamo noi preti proibire sempre tutto o fare sempre prediche, altrimenti i ragazzi non vengono più all'oratorio. Toccherebbe semmai ai genitori controllare come escono da casa vestiti i loro figli.



    Ecco vede, caro amico, -(ormai per lui lo eravamo diventati)-" anche sui nostri preti, queste sgualdrinelle hanno messo gli occhi e li tentano in continuazione e dopo magari la gente si meraviglia nel sapere che il tal sacerdote si è spretato per correre dietro ad una di loro.
    Laciamo perdere, vah che è meglio.”
    “Si lasciamo perdere- dico io, essendo ormai giunti ad un bivio della strada e sperando di diversificare il mio cammino dal suo - "non se la prenda più di tanto e faccia una buona passeggiata"

    “Anche lei, buona passeggiata anche a lei" - risponde incamminandosi, grazie a Dio,dall’altra parte .

    Perché ho raccontato questa storia?
    Sinceramente non lo so.
    Forse solo per dire che noi tutti siamo sempre pronti a vedere il male nelle azioni degli altri mentre noi invece siamo diversi, assolutamente, anche perché ne abbiamo già viste tante che più niente o nessuno ci può meravigliare.
    Ormai.
    Peccato, però. averlo perso, il senso dello stupore e della meraviglia verso le cose belle della vita.

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