La "spending review" della Rai: finalmente!
Finalmente in Rai qualcuno ha capito che non c’è bisogno di mandare sei o più giornalisti e tre squadre di tecnici e registi per trasmettere una partita di calcio, fosse anche della nazionale.
Un telecronista basta e avanza per commentare le azioni degli atleti in campo, mentre quando gli inviati sono due o tre succede che parlottano tra loro di tutto meno che della partita in corso.
Ed anche che non c’è bisogno di tanti registi o cameramen per trasmettere la partita e selezionare poi le immagini riassuntive.
L’hanno capito adesso, perché qualcuno fialmente ha fatto notare alla signora Rai che la “spendine review” riguarda anche il personale e i dirigenti di questa azienda che maneggia i soldi degli italiani e li spende e spande ad uso e consumo di pochi eletti.
Se sacrifici devono essere, che vengano fatti anche in Rai, tanto più che essa usa soldi pubblici non trovati per strada ma frutto di lacrime e sangue degli italiani attraverso tasse e canoni tanto più ingiusti in quanto ingiustificati per un servizio pubblico così scadente.
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