E se fosse stato un naufragio calcolato?
L’errore umano del capitano Schettino nel condurre la nave sulla rotta sbagliata è troppo evidente e paradossale, perché possa definirsi un semplice errore.
Quanto è capitato alla nave Concordia è' un incidente troppo inconsueto perchè possa essersi verificato solo per caso.
Quanto è capitato alla nave Concordia è' un incidente troppo inconsueto perchè possa essersi verificato solo per caso.
Il naufragio della Costa Concordia sembra piuttosto una cosa voluta.
L’imbecillità, la vigliaccheria e la manifestata incapacità di Schettino nel condurre gli eventi potrebbero essere tutte cose che ci vengono messe sotto gli occhi per dimostrarci come tutto sia riconducibile a lui e alle sue manchevolezze.
Il Nostro ci viene presentato dalla società armatrice come un capitano da barzelletta, il che aggrava ancor di più la posizione della soc. Costa perchè dimostra come sia purtroppo stato un azzardo e uno sbaglio l’aver affidato a lui il comando di una così grande nave da crociera e avergli messo in mano la vita di più di quattromila persone.
E allora il capitano Schettino non era poi così stupido.
Ma, nonostante vengano a lui addossate da parte dell'armatore tutte le colpe e le responsabilità per l'accaduto, egli, il capitano Schettino, mostra tuttavia di accettarle, facendo in modo di tenere fuori da ogni sospetto e responsabilità la società Costa .
Gli interessa solo , per motivi di orgoglio umano, di far sapere però e di precisare che egli non è poi un così grande sprovvedutio come lo descrive la società armatrice, perchè dice nell'immediatezza del naufragio:- "Ho fatto tutto il mio dovere e sono orgoglioso di aver portato in salvo l'intero equipaggio e le persone che erano a bordo". E allora il capitano Schettino non era poi così stupido.
Mai e poi mai avrebbe fatto una leggerezza e una cosa così paradossale come quella di portare per errore la nave sugli scogli.
Diciamocelo allora chiaramente: un naufragio così strano e inconsueto fa sorgere quindi il sospetto che l’aver navigato in acque così basse tempestate da scogli, più che un errore, possa essere stata una deliberata scelta di opportunità per una sciagurata obbedienza ad ordini superiori ben precisi che imponevano al Capitano di far affondare la nave.
Il comportamento del capitano e le indecisioni dell’intero staff di comando sembrano suffragare tale ipotesi.
Ma è mai possibile che quella sera siano stati tutti così fuori di testa da andare a navigare deliberatamente sugli scogli?
Bisognava far affondare la nave!
Schettino, è un ordine! devi far affondare la nave!
Schettino, è un ordine! devi far affondare la nave!
Ma perchè poi doverla far affondare?
Potrebbe forse essere un'ipotesi quella che vuole che la nave Costa Concordia da qualche tempo desse segnali qua e là di cedimenti strutturali e non garantisse più la stabilità di una navigazione tranquilla?
Forse la Concordia non era più una nave affidabile?
C’era forse il dubbio che da lì a poco tempo non sarebbe stata più in grado di affrontare crociere in alto mare , dove la prima tempesta atlantica l’avrebbe inesorabilmente fatta affondare con il rischio di migliaia di vittime?
Se questi erano i dubbi e i timori della Società armatrice, meglio, molto meglio, allora far naufragare la nave sugli scogli dell’isola del Giglio, quella notte.
Questa si che sarebbe potuta essere la soluzione per garantire la quasi totale sopravvivenza delle persone imbarcate!
Fare naufragio a venti metri dalla riva avrebbe permesso , pur nel caos totale dovuto alla simulazione di vigliaccheria da parte del Capitano e all'incompetenza e inefficienza del personale di bordo quasi tutto precario e non addestrato, il completo sbarco e salvataggio dei croceristi e dell’equipaggio .
Purtroppo qualcosa non è andato per il verso giusto, e ci sono state decine di vittime.
Ma il piano era ben congegnato!
Di un naufragio doveva trattarsi , principalmente dovuto a errore umano e a imbecillità del Comandante (col quale poi in sede civile la Società armatrice farà i conti), e quindi la perdita della nave , ben assicurata e controassicurata darà luogo a rimborsi forse miliardari per la Costa Carnival proprietaria.
Fantascienza?
No, questi sopra espressi sono solo dei dubbi dettati dal comportamento di un capitano troppo stupido e da barzelletta per essere vero.
Io fossi il giudice indagherei però anche su questa ipotesi , perché nella mia vita ho imparato a dubitare delle cose troppo chiare o che presentino colpevoli troppo colpevoli.
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