In questi termini di lui ha parlato l'Osservatore Romano:
Denis Avner si è suicidato nella sua casa in Nevada.Eppure nessuno lo ricorda con il suo nome, era meglio noto infatti come "Uomo Gatto" od anche "Uomo Tigre".
Dopo il primo tatuaggio fatto all'età di 25 anni, non aveva più smesso di ritoccare il suo viso e la postura del suo corpo in un improbabile tentativo di assomigliare a quei felini che tanto amava.
Ma era solo l'inizio di un'interminabile serie di operazioni chirurgiche e modifiche del corpo (...)
Aveva addirittura denti, baffi e unghie ricostruite per rendere più realistica la finzione.
E' morto a 54 anni.
Era stato protagonista di documentari, programmi televisivi e show vari che lo avevavo reso popolarissimo ; eppure prima di morire pare abbia confessato che nonostante la notorietà non avesse mai trovato la felicità.
Era depresso e solo: Il contatto fisico ed intimo con gli altri, sfigurato com'era nei suoi lineamenti inverosimili, forse gli risultava difficile, se non addirittura precluso.
Quella maschera era ormai parte della sua stessa carne , della sua stessa esistenza, come fosse un "Uomo ragno" condannato a girovagare per sempre in calzamaglia negli studi televisivi o sulla rete per ottenerne notorietà e fama.
Ma lontano dalla lente distorcente della telecamera, davanti allo specchio che riflette l'oggettività delle nostre fattezze, egli si sarà ritrovato solo con i suoi piccoli o grandi difetti, e tutte le sue debolezze, come ognuno di noi.
Forse Dennis si era ormai stancato di perseguire la propria immagine fittizia anche nella vita di tutti i giorni, alimentando la finzione del suo corpo devastato, ed aveva deciso di togliersi la maschera, col rischio di suscitare indifferenza (se non orrore) nei suoi fans.
Star in tv, egli si è scoperto forse fenomeno da baraccone nella vita: ha creduto che la visibilità fosse tutto, anche a costo di rendersi inguardabile e non ce l'ha fatta più a vivere.
Che Dio abbia misericordia di lui e lo abbia in gloria.
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