Si prenda il vigliacco della
ragazza di Bracciano.
Federica, la ragazza
che aveva litigato in discoteca con il fidanzato è stata trovata
cadavere sulla spiaggia di Bracciano.
La morte risale alle ore
cinque del mattino mentre il litigio era
avvenuto qualche ora prima, verso le
due.
Il fidanzato dice di essere tornato a casa e di
aver trascorso il resto della notte in
compagnia di un amico che gli
fornisce così un alibi di ferro.
Federica invece, dopo il
litigio , con addosso i leggeri vestiti da discoteca, è stata probabilmente accompagnata da qualcuno a sette km. di distanza, sul lago di
Bracciano, dove al mattino è stata trovata cadavere.
Chi l’ha trasportata li? Forse un amico oppure un conoscente
che aveva notato il litigio tra i due fidanzatini?
O forse lei stessa, in preda a disorientamento e rabbia per il
litigio appena accaduto ha fatto
l’autostop, imbattendosi per sua disgrazia in un tipo che, non appena accortosi che essa si sentiva male l’ha abbandonata vigliaccamente sulla
spiaggia, al freddo della notte.
Di vicende così purtroppo ne sono capitate ancora.
Forse alla stessa Yara
Gambirasio è capitata una cosa simile, che qualcuno cioè le abbia dato un passaggio per tornare a casa
e poi l’ha abbandonata morente in mezzo a un prato.
Quel che non capita spesso però è l’ipocrisia delle autorità nel diffondere un comunicato in cui si dichiara che Federica, non violentata e neppure drogata, sia morta di cause naturali.
Quel che non capita spesso però è l’ipocrisia delle autorità nel diffondere un comunicato in cui si dichiara che Federica, non violentata e neppure drogata, sia morta di cause naturali.
Ma come?
A sedici anni non si muore di
cause naturali alle cinque di mattina di
un piovoso novembre sulla spiaggia di un lago, con addosso i leggeri vestiti
con cui ci si era recati in
discoteca qualche ora prima.
No, a quell’età si vive , si
ha tutta la vita davanti da vivere, non si muore per cause naturali.
La causa del decesso, dando
per buone le conclusioni della polizia
sull’assenza di violenza o di droga,
non può che essere stata il freddo della notte.
Eallora lo si dica: Si dica chiaramente che questa ragazza, a sedici anni
, nel bel mezzo della sua adolescenza, è morta di freddo in una gelida notte di novembre grazie alla vigliaccheria di un qualcuno che le ha dato un passaggio in
auto e poi l’ha abbandonata, mentre si
sentiva male, su una spiaggia a morire come un cane invece di portarla al più vicino pronto soccorso o
comunque chiamare il numero di emergenza
medica.
Due cose mi fanno paura in
questa vicenda:
- Che esistano esseri così
vigliacchi che pur di non esporsi sono disposti alle
peggiori azioni abbandonando alla morte certa su una spiaggia deserta, di notte e al freddo
una ragazza di sedici anni, che aveva invece tutto il diritto di vivere.
- Che le autorità non dicano chiaramente
che la ragazza è morta per la vigliaccheria di un essere così meschino
da non avere neppure il coraggio di fare
un numero di telefono per chiedere aiuto, dando invece, con la scusa delle cause naturali, l’impressione di volerlo coprire.
Ma a sedici anni, lo ripeto,
si vive, mica si muore di cause naturali.
Quale magistrato o funzionario di polizia accetterebbe mai di sentirsi dire che la loro
figlia di sedici anni è morta di cause naturali in una gelida alba di novembre sulla riva di
un lago?
Si indaghi, presto e
bene, e si prenda il colpevole,
perché una ragazza a sedici anni ha
diritto di vivere, o se sta male, di essere aiutata, invece di venire abbandonata morente di notte al gelo su una
spiaggia deserta di un lago.
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