Sarò
sincero: per l’antipatia che ho di lui, io al Fabrizio Corona gli avrei dato
dieci anni.
Ma io
non sono un giudice, in me giocano forse
l’antipatia e l’ invidia per tutto quello che lui ha e che io non ho.
Un
giudice invece non deve avere sentimenti
personali. Deve solo applicare la legge.
E
applicarla con buon senso.
Il
Fabrizio è accusato di aver estorto al
calciatore Trezeguet un importo di circa trentamila euro.
E che
sarà mai di fronte al patrimonio e ai
guadagni milionari annuali del Treze!
E’ come se avesse
rubato dieci centesimi a me,
pensionato sociale del menga.
Certo,
nessuno deve rubare niente a nessuno, non si devono compiere cattive azioni o estorcere denaro a chicchessia.
Ma santo
Iddio! Trentamila euro di fronte ai
milioni del ricattato sono
bruscolini, e per dei bruscolini non si deve mandare in galera nessuno.
Al
massimo lo si condanna al risarcimento
decuplicato di quanto rubato, e gli
si installa in casa per qualche tempo un
ispettore di Equitalia a fargli le pulci su ogni sia pur minima spesa che compie.
Gli si
rovina cioè la vita colpendolo sui soldi, e chissà che questo non lo faccia
rinsavire e che in futuro egli riesca a
dar loro meno importanza .
Il
buon
Corona, poi, fuggendo, ha aggiunto scemenza a scemenza, e così adesso,
appena
lo prenderanno gli si dovrà fare un
nuovo processo, con soldi a carico della comunità, e lo si dovrà
condannare ad essere mantenuto a nostre spese in carcere per altro
tempo .
Ci
sono
giudici in Italia che lasciano ai domiciliari stupratori di ragazze ,
o politici razziatori di miliardi di denaro pubblico o emeriti
personaggi che tutti sanno essere delinquenti,
e poi c’è è anche questo giudice che condanna
il Corona a cinque anni per un
furto equivalente a dieci centesimi.
Non c’è
proprio giustizia!
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