Che fastidio la spocchiosa superbia dei partecipanti al meeting di Rimini.
La terra di Romagna, con le sue spiagge infinite, con il mare che degrada lentamente e permette la balneazione di grandi e piccini, degli amanti del nuoto e dei principianti, e soprattutto con le migliaia di alberghi e pensioni di ogni tipologia e prezzo, è ormai da sempre presa d’assalto dai turisti in estate.
Specialmente nel mese di agosto quando le aziende e le fabbriche sono chiuse, si riversano in particolar modo nella città di Rimini centinaia di migliaia di persone e di villeggianti.
Il turismo è diventato vocazione per Rimini, tanto da essere ormai denominata la "città divertimentificio".
Infatti, oltre alle bellezze della città ,del mare e delle spiagge, i villeggianti possono usufruire di diverse discoteche e di luoghi di passeggio che richiamano le persone per lo shopping e il divertimento serale e notturno.
A Rimini proprio non ci si annoia, semmai è la mancanza di quel sano relax silenzioso e tranquillo che può dare fastidio.
E d’altronde la gente arriva qui dopo un anno di lavoro o di studio per ritemprarsi e divertirsi , rifuggendo dai soliti pensieri e dalle preoccupazioni del bilancio familiare e delle ristrettezze economiche, che vengono archiviate e rimandate a dopo le vacanze.
A Rimini si viene d’estate per divertirsi, per socializzare e per stare insieme in un mix di sana allegria, fatta anche di rumorosità pacchiana e plebea.
Nella stessa zona e nel mese più rumoroso e caldo nel quale centinaia di migliaia di persone si accalcano negli alberghi e sulle spiagge per celebrare il rito festaiolo delle vacanze, per ritemprare il proprio fisico e dare un calcio per qualche giorno ai pensieri e alle preoccupazioni economiche, è da ormai 30 anni che si svolge a Rimini anche il Meeting dell'amicizia tra i popoli.
E’ certamente un’iniziativa encomiabile, voluta direttamente dal fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione don Giussani, quella di riunirsi in migliaia di persone provenienti da tutte le parti del mondo per discutere di problemi specifici e cercare e proporre delle soluzioni.
L’autorevolezza dei temi trattati e la partecipazione di personaggi famosi, di scienziati, scrittori, filosofi, di politici e di alte autorità religiose, fanno del Meeting di Rimini un’occasione intellettuale cui è doveroso partecipare per uno che ci tenga ad apparire e a far parlare di sé.
Sono discussioni e riunioni a livello di elite universitaria ed intellettualoide, anche un poco spocchiosa.
Ad esempio, oggi 25 agosto 2009,martedì, è intervenuto al meeting il successore di Don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione , don Julián Carrón ed ha trattato un argomento in tema con lo slogan di quest’anno , che è "La conoscenza è sempre un avvenimento".
Don Carron ha illustrato con la consueta bravura e competenza le lettere di san Paolo, intrattenendo le migliaia di partecipanti sui principi e i rischi di un’errata lettura ed interpretazione di tali lettere paoline.
Solo conoscendole e studiandole alla perfezione in ogni loro recondito significato, si potranno poi portare gli insegnamenti in esse contenuti al popolo cristiano assetato di sapere.
L’alto livello intellettuale degli interventi del Meeting, ha richiamato anche la presenza di giornalisti che hanno presentato i loro servizi intervistando alcune delle persone convenute alla manifestazione.
Ebbene, la risposta di un personaggio anche televisivamente noto, è stata quella di far rimarcare come a Rimini, in agosto, non si debba solo parlare di vacanze , di mare e di divertimenti, ma si possano pure affrontare discussioni su San Paolo e sulle implicazioni sociali e culturali delle sue lettere e del suo insegnamento.
E’ un modo come un altro per dire, meno brutalmente di quanto sto facendo, che grazie a Dio, in agosto, a Rimini, col caldo, non c’è solo il popolino che fa festa e rumore sulle spiagge e nelle discoteche, ma esiste anche una elite di persone, di cui lui , l’intervistato fa parte, che sa ancora dedicare un pò del proprio tempo e delle proprie energie per discettare su San Paolo e sui sommi problemi metafisici.
Il popolino se ne ricordi,se vuole veramente essere governato da persone serie, quando sarà il momento del voto, che lui nell'agosto 2009, a Rimini, col caldo, invece che sulla spiafggia o in discotecase ne stava lì in un congresso a parlare di san Paolo.
Forse a quel politico davvero non interessano le spiagge o le discoteche o lo shopping serale riminense, ed era veramente attirato dalla discussione su San Paolo, ma l'averlo fatto rimarcare così platealmente in una intervista televisiva, per diversificarsi dal popolino, è stato un atto di spocchiosa e fastidiosa superbia.
E chissà quanti altri, e non lo sapremo mai perchè non sono stati intervistati, lì al Meeting di Rimini ragionano allo stesso modo.
Così la penso io e se c'è qualcosa che mi irrita è proprio la superbia intellettualoide di certe persone che ti dicono:-Guardate che io non sono come gli altri. Io...,io...-.
Come non sei come gli altri? Forse che tu non sudi, e non hai gli stessi bisogni fisiologici che abbiamo noi?
E che sei? un canguro? No, sei solo uno come noi, che però si crede un canguro.
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